LORETO – In occasione della seconda tappa della campagna di prevenzione del carcinoma orale in piazza della Madonna a Loreto ieri (11 dicembre) e oggi (12), la Uoc di Odontostomatologia e Chirurgia orale dell’Area Vasta 2, diretta dal dottor Marco Messi, ha organizzato visite specialistiche individuali che vengono effettuate gratuitamente dalla equipe medica nello stand allestito per l’occasione (dalle 9.30 alle 12.30). «Abbiamo stimato un ritardo diagnostico per questo tipo di tumore di 160 giorni. Questo è un progetto itinerante per la sensibilizzazione nei confronti di una patologia del cavo orale spesso trascurata e a volte diagnosticata in ritardo, che si inserisce in un circuito che prevede varie tappe – ha detto il dottor Messi alla presentazione del progetto nella sala Macchi ieri -. Il primo appuntamento si è svolto a Senigallia a ottobre accolto dalla cittadinanza con partecipazione, basti considerare le 200 visite effettuate nelle due giornate». E’ un progetto più ampio dell’open day che vede la nascita del concetto di presa in carico del paziente dall’inizio alla fine con percorsi per velocizzare la diagnosi, una sfida raccolta dal dottor Messi, per 37 anni al servizio della Chirurgia maxillofacciale, in un’ottica di massima attenzione ai fragili dopo aver constatato lacune assistenziali nel territorio. Presenti l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, la direttrice dell’Asur Marche, la dottoressa Nadia Storti, il direttore dell’Area Vasta 2, il dottor Giovanni Guidi, e il sindaco Moreno Pieroni.
Le apparecchiature alla Radiologia
Fare prevenzione è importante, soprattutto oggi che il Covid ha occupato quasi ogni attenzione a livello sanitario. Subito dopo la presentazione, all’ospedale Santa Casa, nel reparto di Radiologia e Diagnostica per immagini diretta dalla dottoressa Fabiola Principi, sono state inaugurate nuove apparecchiature in dotazione del reparto proprio per la prevenzione, in particolare del tumore al seno che in zona colpisce una media di una donna su otto, forse poco meno nell’ultimo periodo ma con un abbassamento dell’età a 30-34 anni. In particolare si tratta di un Telecomandato, un Ortopantomografo, un Ecografo e la Tomosintesi per la mammografia in 3d che vanno a integrare la strumentazione diagnostica in dotazione dell’Unità operativa. Le macchine sono all’opera per gli screening con una squadra di medici e tecnici al lavoro per processare quanti più controlli possibili nonostante l’emergenza Covid ancora in corso.