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Sanità, convocata la riunione per l’ampliamento del pronto soccorso di Osimo

Il progetto prevede che il punto di primo soccorso venga ampliato annettendo anche i locali al piano terra del presidio che attualmente sono occupati dal laboratorio analisi e che sono collegati con la postazione del 118

L'ospedale di Osimo
L'ospedale di Osimo

OSIMO – Oggi, 23 febbraio, l’Inrca ha convocato l’azienda che dovrà realizzare l’ampliamento del pronto soccorso del “Ss. Benvenuto e Rocco”, un lavoro tanto atteso quanto necessario che sarebbe dovuto partire tempo fa. «Si avvicina quindi l’avvio dell’inizio dei lavori e una volta concordati i dettagli si parte davvero. L’attesa è stata lunga ma adesso l’inizio è vicino. Un investimento da 275mila euro, stanziati nel 2020 dal commissario all’emergenza pandemica anche per separare i percorsi interni del reparto», dice il sindaco Simone Pugnaloni. Il progetto prevede che il punto di primo soccorso venga ampliato annettendo anche i locali al piano terra del presidio che attualmente sono occupati dal laboratorio analisi e che sono collegati con la postazione del 118. Lì sarà realizzata la “camera calda” con accesso per le ambulanze con le barelle e gli ingressi separati per pazienti no Covid e sospetti. Un lavoro importante ma che si concluderà prima dell’inaugurazione del nuovo ospedale all’Aspio di Camerano.

L’opposizione delle Liste civiche però afferma: «Il sindaco si lancia in avanti affermando che partono i lavori per rifare il pronto soccorso dell’Inrca di Osimo. E’ fuorviante rispetto alla realtà. Da quanto ci è stato spiegato dai diretti interessati, purtroppo, non è così. Si stanno svolgendo riunioni per meglio definire come far partire i lavori ma ancora non c’è una data certa. Tagliare per primo il traguardo delle affermazioni (tra l’altro tutte da confermare), non è una buona cosa. Questa settimana c’è il primo incontro per parlare di quando si stabilirà un minimo di cronoprogramma. Da un incontro preliminare a dire che si parte il cantiere la differenza è grande».

Le strutture comprese nel nuovo Piano sanitario

Ancona e la zona sud fino a Loreto rischia di trovarsi priva di strutture sanitarie e sociali. Un rischio che la giunta regionale cerca di scongiurare. «Oltre al nuovo Inrca Ospedale di Rete i cui lavori proseguono a ritmo frenetico con un investimento della nuova Giunta Regionale di oltre 45 milioni di euro, quello che si potrebbe fare è aprire un hub vaccinale permanente e una nuova sede Usca per tutta la zona: metà Ancona e tutti i Comuni a sud, per oltre 200mila abitanti – continuano i civici -. Su questo sta lavorando Dino Latini, nostro leader politico nonché presidente del Consiglio Regionale, che vuole in qualche modo che non sia smantellata ulteriormente la sanità locale, ed anzi sia migliorata. Il piano, dunque, oltre al centro vaccinale e Usca la cui localizzazione potrebbe essere zona Baraccola o Osimo Stazione, prevede una Casa di Comunità sanitaria, che partirebbe nei locali del nuovo Poliambulatorio di Osimo previsto appena fuori dalla città, in cui influirebbero anche centro trasfusionale, centro salute mentale, lo stesso poliambulatorio e nuovi servizi sanitari per i medici di base. Questo è ciò che la Giunta Regionale si è impegnata a fare subito, a copertura del fatto che i fondi del Pnrr non possono interessare l’attuale ospedale di Osimo». Il recupero del Ss. Benvenuto e Rocco una volta trasferito l’ospedale all’Aspio è all’attenzione della Giunta regionale insomma per la sua permanenza come struttura sanitaria. Per l’ex Muzio Gallo, ancora fermo al palo quanto a vendita o ristrutturazione, sarà il nuovo piano socio sanitario a decidere, tenendo conto dei dati macro circa le carenze della mobilità passiva sanitaria. «Intanto informiamo la cittadinanza che da mercoledì scorso su nostra richiesta è stata attivata una linea vaccinale ad Osimo centro all’ospedale Inrca su prenotazione mattina e pomeriggio fino a fine marzo».