OSIMO – La prima campanella dell’anno scolastico è in procinto di suonare venerdì 15 settembre e in queste ore l‘assessore alla Pubblica Istruzione di Osimo Annalisa Pagliarecci sta terminando il giro per i sopralluoghi nelle più di trenta scuole dei tre istituti comprensivi della città.
«Non abbiamo rilevato particolari criticità, in queste settimane sono stati effettuati molti interventi di tinteggiatura e di ripristino delle condizioni dei giardini a causa della scarsa pioggia con l’Astea servizi. In varie scuole mi hanno richiesto nuovi giochi e arredi, mi sto muovendo in tal senso – precisa l’assessore -. La novità più rilevante è che la scuola materna di Passatempo riaprirà dopo l’intero anno di chiusura per l’adeguamento sismico. I piccoli alunni potranno tornare nella loro vecchia scuola rimessa a nuovo e a norma post terremoto con il raggiungimento del coefficiente di sicurezza al massimo per legge». La materna verrà dotata anche del parcheggio per cui sarà adottata una variazione semplificata al prg nel Consiglio comunale di venerdì 8 settembre. Lavori di manutenzione straordinaria sono stati previsti anche alla Fornace Fagioli dove è avvenuta la sistemazione dei giardini e sono stati sostituiti gli arredi obsoleti così come al Foro Boario. Si stanno concludendo gli interventi di ampliamento alla materna di Campocavallo e in cantiere c’è il secondo step per la scuola primaria di Casenuove dove deve essere messa in sicurezza la vecchia struttura rimasta in piedi. Partiranno a breve i lavori di adeguamento incendio e sisma della palestra a servizio di Passatempo, del pallone geodetico e della sala ginnica della primaria “Marta Russo”. Amministrazioni e dirigenti scolastici intanto sono soddisfatti per la convenzione per cui ciascun istituto potrà contare su un contributo di 12mila euro. Tutte le utenze telefoniche saranno direttamente a carico del Comune come previsto dalla legge.
Con l’avvicinarsi dello squillo della prima campanella però riesplode il caso mense. «Anche per il nuovo anno scolastico confermano l’aumento dell’80 per cento delle tariffe mensa rispetto al 2014», recita un volantino delle Liste civiche all’opposizione che polemizzano sul piano tariffario. Prima nelle scuole d’infanzia 3,92 euro era il prezzo di un pasto per tutti, indistintamente, alla materna e 4,02 ale elementari. Adesso si ragiona per scaglioni di reddito: 4 euro è il prezzo a pasto per i bimbi alla scuola materna le cui famiglie rientrano tra i 15 e i 20mila di fascia Isee, da 20 a 30mila 4,50 e sopra i 30mila 5 euro. Per la primaria, sempre per il singolo pasto e rispettivamente per ogni fascia di reddito, 4,02 euro, 4,20, 4,60 e 5,10. Per la media 5,75 euro, 6,15, 6,50 e 6,70. Prevista la scontistica del 60 per cento sul costo del pasto del secondo figlio iscritto alla mensa, sconto totale sul pasto del terzo figlio e del 20 se un altro figlio frequenta la scuola d’infanzia “Muzio Gallo”. La Asso poi ha ridotto del 10 per cento il costo del diritto fisso dei pasti nelle mense che ammontano a 20 euro mensili per l’infanzia, 20 per il tempo pieno e 8 per il prolungato alla primaria e zero per la media.