OSIMO – Si è tenuto giovedì sera, 15 febbraio, al Caffè della Stazione un incontro aperto alla cittadinanza organizzato dal Comitato Abbadia-Osimo Stazione per parlare dell’annoso problema dell’inquinamento atmosferico nella popolosa frazione. Un tema molto sentito dai cittadini di Osimo Stazione, a causa del grande flusso veicolare che interessa la frazione attraversata dalla strada statale 16, traffico che si è addirittura intensificato negli ultimi tempi dopo il crollo del ponte autostradale.
Nel corso della serata è emersa sempre più forte la preoccupazione dei cittadini per le ripercussioni sulla salute dei livelli delle poveri sottili. Di questo aveva parlato recentemente il sindaco Simone Pugnaloni che nel corso della riunione di quartiere del 9 novembre scorso aveva illustrato ai cittadini una serie di dati rilevati dalla centralina dell’Arpam posta a monitoraggio. «A suo parere non avrebbero superato i valori considerati a rischio ma in realtà questi dati non sono ancora pronti – ha detto la consigliera comunale Monica Bordoni con il comitato -. Ho effettuato l’accesso agli atti e l’Arpam mi ha risposto che a oggi questi dati non sono ancora pronti perché la centralina è stata staccata circa due giorni fa. I dati dovrebbero arrivare entro due settimane e intanto abbiamo chiesto all’Arpam che, nella sua relazione, ci specifichi anche l’origine delle polveri sottili, se provengono da smog veicolare o dall’inquinamento causato dalle ferrovie».
Nel corso della serata il comitato, in accordo con i cittadini della frazione, ha deciso di presentare un esposto alla Procura: «Non ci sentiamo tutelati sul monitoraggio del controllo della qualità dell’aria ed è imbarazzante constatare che un’amministrazione comunale ci dica di stare sereni quando in realtà l’Arpam precisa che i dati non sono ancora pronti. Un rimpallo di dati tra Amministrazione comunale e Arpam che i cittadini non comprendono, così come non capiscono come mai gli entri preposti non si schierino a favore del loro benessere. Nell’esposto porremo anche la questione del rumore generato dal transito veicolare che soprattutto in seguito al crollo del ponte autostradale ha superato la soglia di tollerabilità, costringendo molti abitanti della frazione a vivere barricati in casa».
Rinviata la partecipazione dell’allergologo Floriano Bonifazi, che non ha potuto partecipare all’incontro. Del suo progetto si parlerà nell’incontro previsto per il 6 marzo, in occasione del quale saranno illustrati ai cittadini i dati sull’inquinamento atmosferico forniti dall’Arpam.