OSIMO – È stato un Primo Maggio di lavoro per i giovani medici dell’Usca distretto sud, l’unità speciale con sede a Osimo stazione, impegnata nella lotta al Covid-19 con visite di controllo a domicilio. Ragazzi e ragazze under 30, spesso freschi di laurea, che sfidano il virus porta a porta. Lavorano 7 giorni su 7, festivi compresi, con orario continuato dalle 8 alle 20. «Anche se festa, non abbiamo abbassato la guardia», spiega il coordinatore Guido Sampaolo.
Attivi ormai da 27 giorni, con il tempo si è registrata anche una gara di solidarietà di cittadini, imprese e associazioni per donare i dispositivi di protezione necessari a svolgere la loro attività domiciliare in piena sicurezza. E così sono arrivate mascherine, saturimetri e anche un ecografo portatile. L’ultima consegna in ordine di tempo c’è stata ieri con 75 tute protettive, mentre un altro carico con 20 visiere è in arrivo nei prossimi giorni. Sono il frutto delle donazioni raccolte da cittadini e associazioni del territorio, come l’Anpi Osimo, l’Associazione Nazionale Bersaglieri delle Marche, i dirigenti del Castelfidardo Calcio.
«La riconoscenza verso il nostro Servizio Sanitario Nazionale – commenta il presidente Anpi Osimo Niccolò Duranti – fortemente voluto non a casa da una partigiana, la ministra Tina Anselmi, e messo così a dura prova in questi ultimi mesi, non dovrebbe mai venir meno, ma anzi dovrebbe rappresentare l’orgoglio del nostro essere comunità». Un orgoglio testimoniato anche dalle parole del dottor Sampaolo. «Quando questo momento sarà passato – spiega – non dobbiamo tornare indietro, ma dobbiamo porre più attenzione alla lotta contro la povertà, all’istruzione, alla cura del creato, al lavoro».