CASTELFIDARDO- Uno degli artefici del momento magico del Castelfidardo è sicuramente il co-presidente Costantino Sarnari, che insieme a Franco Baleani ha iniziato questa avventura dalla Seconda Categoria riuscendo a portare i colori biancoverdi fino alla Serie D. Questa è la quarta stagione nella quarta serie nazionale e dopo tre campionati in sofferenza si sta delineando un’annata da mettere negli annali della storia del calcio fidardense.
Presidente Sarnari, si aspettava un inizio così nel girone di ritorno?
«Sapevamo che potevamo cominciare bene e fare punti importanti, poi con le cinque vittorie consecutive siamo andati sicuramente oltre ad ogni aspettativa. Però questa squadra è forte e con il tempo ci siamo convinti di far bene sempre e ovunque».
Possiamo dire che l’obiettivo salvezza è ormai raggiunto?
«Lo diciamo dopo la partita di domenica. È indubbio però che quota 40 punti è considerata la soglia minima per raggiungere la salvezza e noi ne abbiamo 37, se non tagliamo il traguardo domenica sarà in quella successiva».
Questo significa che spera nei play-off?
«Se giochiamo come stiamo giocando ora si può e si deve credere anche nei play off, però prima pensiamo a conquistare questi tre punti che ci mancano, poi pensiamo a tutto quello che può arrivare in più».
E dire che quest’estate in molti dicevano che avreste fatto fatica a salvarvi…
«Io insieme allo staff dirigenziale ho cercato di prendere dei giocatori che si conoscevano e sapevo che avrebbero potuto far bene in questa categoria. Poi qualche volta si fanno anche delle scommesse e nel nostro caso penso che le abbiamo vinte tutte».
Qual è il segreto di questo Castelfidardo?
«Senza dubbio il gruppo. Questo è un gruppo unito ad ogni livello, parlo della squadra ma anche dello staff tecnico e dirigenziale. C’è entusiasmo, tutti remano dalla stessa parte e forza di quest’anno è data proprio da questo spirito di unione. In questi anni il Castelfidaro ha avuto delle squadre fortissime, penso anche a quando eravamo in Eccellenza, però quella di quest’anno è sicuramente la squadra più unita che abbiamo avuto».
Castelfidardo nella zona play-off della Serie D. State riscrivendo la storia di questa società?
«Io penso che la storia l’avevamo già scritta. Da quando abbiamo rilevato la società sono stati fatti dei passi da gigante. Quando sono arrivato io il Castelfidardo era in Seconda Categoria, ero vicepresidente e Franco Baleani presidente. Poi l’anno successivo in Prima Categoria io ero presidente e Baleani vice. Siamo andati avanti insieme fino ad oggi. L’obiettivo che ci siamo dati fin dal primo giorno era quello di raggiungere la serie D: l’abbiamo raggiunto e questo è il quarto anno che la facciamo. Credo che conservare questa categoria sia il traguardo massimo per Castelfidardo».
Ora vi attendono due partite casalinghe consecutive, Francavilla e L’Aquila, che saranno un banco di prova per le ambizioni play-off del Castelfidardo…
«Sono due squadre molto forti anche se con entrambe all’andata abbiamo vinto in trasferta. Il ritorno è un campionato a parte e il Francavilla che arriva domenica è un avversario tosto e di categoria. Però noi al di fuori di Matelica e forse in casa con il San Marino non abbiamo demeritato contro nessuno anche quando abbiamo perso o pareggiato. Siamo scesi in campo sempre con la mentalità giusta. Anche a Pesaro abbiamo perso ma come minimo meritavamo un pareggio. Io sono molto fiducioso, questa squadra può giocarsela contro tutti e non deve avere paura di nessuno».