CASTELFIDARDO – Il distretto musicale è più che mai vivo, in primis quello della fisarmonica made in Castelfidardo. Giorgio Cataldi, presidente della Camera di Commercio di Ancona, rende pubblici i dati del comparto.
«I dati elaborati dal nostro Ufficio statistica mostrano che ancora nel 2017 si può parlare di distretto musicale: la provincia di Ancona con 99 imprese nel settore degli strumenti musicali è la seconda d’Italia per numero assoluto di imprese registrate in questa attività, dietro alla provincia di Cremona, nota per la presenza di botteghe artistiche di liutaie – afferma Cataldi -. Siamo però il territorio che in assoluto nel Paese esporta di più: la nostra è infatti la prima provincia italiana per valore di vendite all’estero di questo pregiato settore, incidendo per ben oltre un quarto delle esportazioni italiane di strumenti musicali nel periodo gennaio-settembre 2017 (28,2 per cento). Le imprese del settore nelle Marche sono 152, siamo secondi in Italia solo alla Lombardia, dove le liuterie cremonesi fanno impennare il dato sulla consistenza numerica del comparto: abbiamo meno imprese ma in compenso esportano di più, specialmente in Germania, Hong Kong, Stati Uniti e Francia».
In provincia di Ancona le 99 imprese si concentrano soprattutto nel Comune di Castelfidardo, a seguire Osimo e Loreto. Per il territorio maceratese la fa da padrone Recanati per la produzione di chitarre. «Insomma, i giovani che intraprendono un percorso di formazione sul campo si inseriscono in un comparto profondamente radicato nei geni di questo territorio e che è ancora, e di nuovo direi, estremamente vitale – continua Cataldi -. Mi fa piacere ricordare che il connubio giovani-comparto strumenti musicali promosso dalla nostra Camera aveva già portato a esiti proficui nell’ambito di “Made in Italy – eccellenze in digitale” targato Google-Unioncamere che ci ha visto debuttare nel 2014 a Castelfidardo. Alla produzione della fisarmonica è stata dedicata la prima edizione del progetto che ha visto giovani digitalizzatori affiancare le imprese della tradizione nel loro lancio sul web (dalla vendita tramite e-commerce alla promozione su social)».