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Tela del Lotto rubata a Osimo, con le indagini si riaprono le speranze di ritrovarla

Dopo più di cento anni si sono riaperte le indagini sul furto del quadro della “Madonna del bambino” di cui rimane oggi la sola cornice collocato alla chiesa della Ss. Annunziata del cimitero Maggiore

Il vicesindaco Mauro Pellegrini con le professoresse dell'Università di Macerata sul palco del teatro di Osimo
Il vicesindaco Mauro Pellegrini con le professoresse dell'Università di Macerata sul palco del teatro di Osimo

OSIMO – Dopo più di cento anni si sono riaperte le indagini sul furto del quadro della “Madonna del bambino” di cui rimane oggi la sola cornice collocato alla chiesa della Ss. Annunziata del cimitero Maggiore a Osimo, cornice che concessa in prestito chiude la mostra sul Lotto a Macerata. Ieri, 14 dicembre, il convegno al teatro “La nuova fenice” di Osimo per parlare di quello che successe ma anche degli sviluppi futuri. Sul palco con il sindaco Simone Pugnaloni e il vice Mauro Pellegrini, le professoresse Francesca Coltrinari e Caterina Panarello dell’Università degli studi di Macerata e il maggiore Carmelo Grasso, comandante del Nucleo carabinieri tutela del patrimonio culturale di Ancona. Lo stesso comandante si è detto fiducioso di poter ritrovare l’opera, nascosta magari in un’asta, e ha fatto appello agli osimani a segnalare.

Il maggiore Carmelo Grasso
Il maggiore Carmelo Grasso

«Osimo e Lorenzo Lotto, una storia centenaria che rende onore alla tradizione culturale della nostra città – ha detto il primo cittadino -. Dalla collaborazione con il Comune di Macerata, l’Università di Macerata e il Nucleo tutela beni culturali della provincia di Ancona è nata l’idea di riaprire questo capitolo di storia importante che è giunto fino alle cronache nazionali nelle pagine del Corriere della Sera. Una gran lavoro di squadra coordinato egregiamente dal vicesindaco con delega alla Cultura Mauro Pellegrini e dalla ricercatrice dell’Università Caterina Paparello che a loro volta hanno coinvolto il Rotary club Osimo, che nel 1999 aveva già riprodotto il quadro a colori da donare alla città, il maggiore Grasso e la professoressa Francesca Coltrinari. Chissà che, dopo questa iniziativa, tra qualche anno ritroveremo davvero il quadro. Per ora un ringraziamento speciale a tutto lo staff che ha pensato a questa bellissima iniziativa da donare alle future generazioni che devono imparare ad amare la cultura fulcro del sapere e volano per l’economia».