CASTELFIDARDO – La città delle fisarmoniche, fertile di fabbriche e laboratori, si arricchisce anche di nuove imprese sportive. E così dopo la favola del G.S.D. Castelfidardo, passato dalla Seconda Categoria alla serie D, ora è il turno dell’S.S.D. Tenax calcio a 5, dalla D alla serie A2. Una fantastica scalata vincente che porta la firma di Carlo Castorina, che della Tenax è stato fondatore, presidente e anche allenatore. Uno dei principali artefici di questo successo che ha visto nascere e crescere questa società portandola allo storico traguardo della serie A2.
«Abbiamo cominciato nel ’99 e all’inizio ci occupavamo solo di tennis – ricorda Castorina – poi è arrivato il calcio a 5 a livello giovanile e in seguito c’è stata una fusione con un’altra società fidardense, nel frattempo retrocessa in serie D. Da lì abbiamo iniziato a occuparci anche della prima squadra, portandola prima in C, poi in B fino alla promozione di pochi giorni fa in A2».
Avete raggiunto un risultato storico per Castelfidardo, che effetto fa?
«Penso che ancora non ci rendiamo perfettamente conto di quello che abbiamo fatto. Stiamo vivendo come in un sogno. Eravamo partiti a inizio stagione per fare un buon campionato e far crescere i nostri giovani, poi gli obiettivi sono cambiati nel corso dell’anno. E ora eccoci qua».
Quando ha capito che potevate farcela?
«Credo che il punto di svolta della stagione sia stato il derby contro il Cus Ancona di febbraio, vinto in rimonta dopo una partita molto dura. Lì ho pensato che ce l’avremmo fatta e saremmo saliti in A2».
Qual è stato il punto di forza della Tenax?
«Un gruppo di ragazzi molto interessanti che sono cresciuti in convinzione durante la stagione, e al loro fianco dei campioni affermati che hanno fatto la differenza. Fondamentale è stato l’arrivo in panchina di un allenatore vincente come Cafù e poi l’acquisto di Nora che ci hanno permesso di fare il definitivo salto di qualità».
Dalla B alla serie A2 il salto sarà grande. Siete pronti?
«Per prima cosa dovremo migliorare l’organizzazione del settore giovanile perché oltre ad essere una necessità è anche una richiesta che viene dalla Federazione.
Per l’aspetto logistico aspettiamo di vedere in che girone saremo collocati, quest’anno ce ne potrebbero essere anche tre, e c’è sempre il pericolo di finire insieme alle due squadre sarde. Sicuramente servirà un budget importante, ne abbiamo già parlato con il presidente Cassisi. La serie A2 è un campionato di livello nazionale, con un impegno ma anche una visibilità notevole. Ora festeggeremo ancora per qualche giorno, poi inizieremo a pensare seriamente alla prossima stagione».
E per quanto riguarda l’impianto di gioco?
«Le misure del campo delle Crocette sono regolari, l’unico problema potrebbero essere gli spazi per il pubblico, su questo forse saranno necessari degli adeguamenti. Avremo a breve un incontro con il Sindaco per discutere il da farsi».
A proposito di tifosi, come ha risposto la città?
«Finora durante il campionato abbiamo avuto un pubblico di appassionati di questo sport, anche da fuori Castelfidardo. Ora in A2 sogno di giocare in un PalaTenax gremito dai nostri tifosi. Avremo bisogno anche del loro aiuto: ora che siamo in A2 dobbiamo cercare in tutti i modi di difenderla».