OSIMO – Sono in viaggio da 18 anni e hanno percorso 380 mila chilometri visitando cinque continenti, sempre a bordo della loro automobile Graham-Paige del 1928, un pezzo d’antiquariato che non supera i 65 km orari di velocità.
Si chiamano Herman e Candela e sono una coppia di argentini itineranti che ha deciso di formare la propria famiglia “on the road”.
Ieri mattina, martedì 2 ottobre, hanno fatto tappa anche ad Osimo, ospiti del loro amico Oscar Chiaramello, ex cestista idolo della Robur Basket, argentino come loro ma osimano di adozione. Anche il sindaco Simone Pugnaloni ha voluto incontrarli per conoscere la loro storia e illustrare alcune delle bellezze della città. Poi dopo aver scattato qualche foto ricordo davanti al Palazzo Comunale, sono ripartiti per continuare il loro giro del mondo, iniziato nel 2000 dall’Argentina e poi proseguito per tutti i continenti.
L’Europa dovrebbe essere la loro ultima destinazione (il condizionale è d’obbligo) e oltre all’Italia toccheranno la Spagna e la penisola scandinava. Niente male per due ragazzi che 18 anni fa sognavano di viaggiare fino all’Alaska e che poi hanno deciso di trasformare quel viaggio in una ragione di vita.
Ora che la loro storia è diventata famosa in tutto il mondo, anche grazie ai social network, hanno deciso di autofinanziarsi con la vendita del libro con cui raccontano la propria esperienza, “Atrapa tu sueño”, ormai un “best seller” soprattutto in Argentina e giunto già alla dodicesima ristampa.
La loro auto, diventata negli anni una casa ambulante, è stata ribattezzata “Macombo Cambalache”, nome che trae ispirazione dal villaggio fantastico descritto da García Márquez in “Cent’anni di solitudine”.
Mentre i quattro figli della famiglia Zapp, nati nel corso del viaggio, seguono il programma ufficiale di formazione a distanza del Ministero dell’istruzione argentino, insieme alla mamma che fa da maestra. E quattro volte all’anno sostengono gli esami presso le ambasciate che visitano. In Sud America sono diventati il simbolo di un modo alternativo di educare i figli, basato principalmente sull’esperienza diretta.