CASTELFIDARDO – Attraversare l’Europa in bici, percorrendo 1500 chilometri in 19 giorni e registrando lungo il percorso la colonna sonora del proprio viaggio. L’idea è venuta al fidardense Andrea Gobbi, bassista e compositore, che ha voluto unire in questo modo le sue due grandi passioni per la musica e la bicicletta.
E così lo scorso 29 luglio è iniziato il suo “Cycling soundtrack” con partenza da Manchester (dove si è trasferito per lavoro da alcuni anni) e arrivo a Castelfidardo (sua città di origine), munito esclusivamente di bicicletta e di un mini studio di registrazione portatile, dotato di laptop, microfoni e tastierino midi. «L’idea è nata dall’esperienza fatta l’anno scorso in tour con il cantautore Colapesce – racconta Andrea – quest’estate non avevo concerti ma volevo rifare in qualche modo un viaggio musicale on the road, adattandolo su di me e facendone un’esperienza condivisa e interattiva».
Sì perché l’altra particolarità di questo viaggio è che è stata organizzato interamente attraverso le comunità online di Couchsurfing e Warm-shower, quest’ultima dedicata appositamente a ciclisti che decidono di ospitare altri ciclisti in viaggio. «Ho condiviso la mia idea e il mio percorso su queste piattaforme – ci spiega – dove ho trovato persone che mi hanno ospitato gratuitamente nelle varie città che ho toccato, e al tempo stesso hanno contribuito alla realizzazione della colonna sonora, suonando uno strumento o registrando sonorità che poi ho utilizzato. In qualche modo ognuno di loro ha partecipato attivamente al mio progetto».
Un viaggio ecosostenibile fatto quasi interamente in bicicletta, con una piccola parentesi in treno da Parigi a Marsiglia. «Ho impiegato due mesi per organizzare il percorso – sottolinea Andrea – studiando il tragitto attraverso applicazione per cicloturismo e trekking che si chiama Strava, che ti da tutto quello che i viaggiatori hanno mappato nel corso degli anni, e ti consiglia il percorso migliore in base al mezzo che scegli, ti dà tutta una serie di informazioni tecniche sulla strada». La passione per la bicicletta invece è nata nel 2012. «Ero a Milano e mi hanno distrutto la macchina – spiega – da quella volta il mio mezzo di trasporto principale è diventato la bicicletta. Avendo vissuto molto in città come Manchester e Milano è stato più semplice spostarsi con questo mezzo». Il viaggio nato come una sorta di tournèe musicale si è trasformato poi in un’esperienza di vita. «La cosa più bella è stata l’incontro con le tante persone viste per la prima volta che in base alla musica proposta mi proponevano un’idea che poi abbiamo registrato. A volte si trattava di semplici appassionati, altre volte amici musicisti come i violinisti Federico Mecozzi e Radi Hasa che mi hanno aspettato prima del concerto di Ludovico Einaudi al teatro Barbicon di Londra».
Il materiale raccolto durante il viaggio, musiche e video, verrà ora utilizzato per realizzare un documentario e forse un disco. «Ho filmato molti momenti durante il percorso. Adesso sto puntando a montare questo documentario che dovrebbe uscire a marzo in cui il protagonista principale sarà la colonna sonora del viaggio. Il materiale raccolto potrebbe diventare anche un EP». E c’è già l’idea di una versione 2 del tour. «Sarà più itinerante e si concentrerà sull’Italia – anticipa Andrea – con un concept ancora più eco sostenibile». Sempre in bici e con la musica a scandire ogni tappa.