MONTE CERIGNONE – Con un’esplosione spettacolare alimentata da 250 candelotti di dinamite, il Consorzio di bonifica delle Marche ha detto addio al vecchio ponte Amelia di Monte Cerignone, e ha posto le basi per la costruzione di un nuovo ponte, che sarà ultimato in tempi record, entro i primi di aprile. «In soli 9 mesi – ha dichiarato il presidente dell’ente, l’avvocato Claudio Netti – il Consorzio è in grado di progettare, abbattere e ricostruire un’infrastruttura strategica per questo splendido territorio, che oggi comincia una nuova vita, buttandosi alle spalle il dramma del coronavirus, per ripartire dal lavoro. Questa è una delle principali porte di ingresso del Montefeltro, che serve una popolazione molto vasta, per questo abbiamo chiesto ai nostri progettisti di fare una struttura all’avanguardia».
Il nuovo ponte, che sarà completato nel giro di un mese, sarà realizzato in acciaio corten econ la presenza di isolatori sismici e altre soluzioni avveniristiche. «Non solo sicuro dunque – riprende Netti -, ma un ponte destinato a durare nei decenni. Abbiamo usato tutte le accortezze per causare il minimo impatto ambientale sul fiume Conca. Sul corso d’acqua non abbiamo fatto cadere un centimetro di catrame, perché l’abbiamo tolto prima, mentre i detriti prodotti dall’esplosione saranno asportati nel giro di due giorni. Avremmo potuto spendere molto meno mandando una gru dentro il fiume – afferma il presidente del Consorzio – ma abbiamo voluto tutelarlo il più possibile, minimizzando l’impatto. Vogliamo rivolgere un grande ringraziamento al presidente delle Marche, Luca Ceriscioli – conclude Netti – e alla Regione, che ha dato un contributo fondamentale di 800.000 euro per la ricostruzione, ma anche all’apparato tecnico della Provincia di Pesaro Urbino, che oltra a un contributo finanziario di 500.000 euro, è stato un ottimo punto di riferimento per le soluzioni tecniche».
«L’attraversamento del ponte rappresenta l’unica strada d’accesso alla zona – sottolinea Michele Maiani, presidente regionale dell’Anbi, nonché residente del territorio –. Questo ci fa capire l’importanza di completare tutto in tempi stretti, e ciò si sta realizzando grazie anche alla grande sinergia messa in campo da tutte le parti in causa, con il Comune che ha fatto da trait d’union. Il nuovo ponte sarà dotato di impianto di illuminazione e avrà un doppio passaggio pedonale di dimensione consona anche a persone diversamente abili. La manutenzione richiesta è praticamente nulla, e questo è un vantaggio non da poco. Si tratta veramente di un grande traguardo, raggiunto grazie alla professionalità e sensibilità dimostrata da tutti gli enti interessati, e in particolare del Consorzio di Bonifica delle Marche, che in questi anni ha dimostrato capacità gestionali, tempi brevi e volontà di mettersi al servizio delle comunità. Quello di cui i territori hanno bisogno per la soluzione dei problemi reali».