GRADARA – Accerchiata dai lupi, la politica interviene sul caso. Dopo le parole del deputato fanese della Lega e presidente della commissione Agricoltura, Mirco Carloni che ha commentato quanto avvenuto a Granarola, dove un agricoltore e sua moglie sono stati accerchiati da un branco di lupi nel cortile di casa, arrivano quelle dei sindaci di Gradara e Urbino.
«La situazione è ormai diventata insostenibile – commenta il Sindaco di Gradara Filippo Gasperi – questi episodi sono sempre più frequenti. I lupi si avvicinano alle abitazioni creando comprensibile preoccupazione. Prima che avvenga qualcosa di irreparabile chiediamo con forza l’intervento da parte degli organi competenti della Regione. È doveroso restituire al più presto la tranquillità alle persone predisponendo soluzioni adeguate e incisive al fine di risolvere definitivamente questa rischiosa problematica. Non è accettabile riversare la responsabilità sui cittadini appellandosi alla cautela e a norme di comportamento nell’eventualità, purtroppo non remota, di trovarsi di fronte a questi animali selvatici. La politica deve saper garantire sicurezza alla cittadinanza attivandosi in modo rapido e concreto».
Sulla questione interviene anche il Sindaco di Urbino, Maurizio Gambini, che, dopo quanto accaduto a Granarola, si è confrontato con il Sindaco Gasperi.
«Capisco e condivido la preoccupazione del collega di Gradara. L’episodio recente dimostra che il problema degli animali selvatici, ormai da tempo rilevato dai sindaci e dai cittadini delle aree interne della nostra provincia, è arrivato a toccare anche la costa. Non è più derogabile un intervento concreto da parte degli organi regionali e nazionali, perché ormai è dimostrato che la situazione può sfociare naturalmente anche in eventi drammatici. Nella nostra città abbiamo vissuto e stiamo vivendo il problema dei cinghiali nelle vicinanze del centro abitato, l’avvicinamento dei lupi può essere ancora più grave e pericoloso per l’incolumità e la sicurezza delle persone; a ciò vanno aggiunti i danni economici provocati agli allevamenti e all’agricoltura in genere. Insieme al sindaco di Gradara chiediamo a tutti i sindaci della provincia, all’assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca Antonini e al Prefetto un incontro urgente alla presenza anche del Ministro all’Ambiente Frattin. Vogliamo una risposta e un intervento efficaci sulla riconduzione degli animali selvatici nei luoghi dove è naturale che vivano.
Farlo è possibile: lo abbiamo dimostrato a Urbino l’anno scorso, quando, prima dell’arrivo della peste suina che ha comportato il divieto di trasporto fuori regione, abbiamo predisposto la cattura e lo spostamento in un allevamento in Toscana dei cinghiali che erano arrivati vicino al centro abitato; pur ricevendo critiche da più parti, l’operazione ci ha permesso di liberare per alcuni mesi la città dagli esemplari. Il punto è uno: occorrono investimenti concreti e puntuali. Come amministratori siamo chiamati a difendere i cittadini che vivono questo bellissimo territorio e le istituzioni superiori hanno il dovere di aiutarci in questo».