ACQUALAGNA – Alla fine si è arresa anche la capitale del tartufo. L’edizione 2020 della Fiera nazionale del tartufo bianco non ci sarà. Troppi i rischi correlati al delicato momento che stiamo vivendo: numeri alla mano, l’emergenza sanitaria sembra stia riacquistando vigore con un crescente numero di casi tanto che, dal 4 ottobre, la Regione ha disposto una nuova ordinanza che obbliga l’utilizzo della mascherina a qualsiasi ora in luoghi dove sono presenti più di due persone.
La dolorosa decisione è stata presa dal Comune durante una giunta straordinaria convocata dal sindaco Luca Lisi che l’ha definita una decisione ‘sofferta ma consapevole’.
«Il tartufo è una risorsa fondamentale per la promozione del nostro territorio – ha spiegato -, punta di diamante del made in Italy. Dopo mesi e mesi di lavoro scrupoloso per giungere ad un’organizzazione innovativa con soluzioni logistiche mirate alla sicurezza e con un programma ricco di eventi e di personaggi di altissimo livello, con l’adesione di oltre cento espositori da tutta Italia, abbiamo assunto una decisione sofferta ma, allo stesso tempo, consapevole per il bene del nostro territorio. Per il nostro paese, sotto i riflettori a livello internazionale, – prosegue Lisi – la Fiera è uno dei momenti più belli: le vie si addobbano a festa, la comunità si attiva per accogliere migliaia di turisti che vengono a gustare il nostro più amato gioiello. Siamo consapevoli che un evento simile non riuscirebbe ad evitare assembramenti – sottolinea – e di conseguenza a scongiurare il rischio sanitario connesso alla diffusione della pandemia».
Peccato anche perché la stagione del pregiato tuber magnatum pico era iniziata sotto i migliori auspici con il ritrovamento di un esemplare record ed era proseguita con un’altra classica manifestazione marchigiana dedicata al Tartufo che si svolge oramai da 38 anni ad Apecchio.
Giusto sottolineare che non si tratta certo di un “Addio” ma di un “Arrivederci” al 2021, quando le narici di tutti potranno tornare ad inebriarsi in liberà di questa gemma che la natura ci regala.
«Per salvaguardare tutte le persone coinvolte in questo grande evento, abbiamo preferito guardare alla salute e rinviare l’edizione 2020 al 2021. I nostri ristoratori – conclude il sindaco – sono comunque pronti ad accogliere in piena sicurezza i turisti che vorranno onorarci della loro presenza».