URBINO – Sulla scomparsa di Riccardo, nuovi elementi emersi bel programma Chi l’ha visto? In particolare un biglietto con scritto “buona vita” e una scatola di fiammiferi nel borsone dato all’amico. Riccardo Branchini, il 19enne di Acqualagna è sparito nella notte tra il 12 e il 13 ottobre. Il programma Chi l’ha visto?, in onda mercoledì sera su Rai3, è tornato sul caso con le nuove tracce, le parole degli amici e i sospetti del pubblico da casa.
Durante la puntata sono emersi nuovi particolari: in una tasca laterale del borsone che Riccardo aveva restituito all’amico Davide è stato trovato un bigliettino con su scritto “buona vita” e una singolare scatola di fiammiferi Guitar. Erano le 23:45 circa del 12 ottobre, poco prima che il 19enne facesse perdere le sue tracce. Davide dice che i due oggetti non appartengono a lui e chi la conosce non ha dubbi: «La calligrafia è di Riccardo». Nelle puntate precedenti, sentito dai giornalisti di Chi l’ha visto?, il ragazzo aveva spiegato: «Sono a Bologna per l’università e lo utilizzo per portare su la roba da mangiare. Lo avevo dimenticato a casa di Riccardo, è stato lui a ricordarmelo».
«Secondo me gli amici non dicono la verità». «Gli amici sembrano preoccupati, ma non per il loro amico». Sono i dubbi che i telespettatori scrivono sui canali social insinuando che i giovani non siano sinceri.
Altri fanno sapere. «Noi abbiamo detto tutto quello che dovevamo dire a chi di dovere, vogliamo solamente aiutare come tutti quanti».
Nel frattempo, i familiari ancora non riescono a darsi una spiegazione. «Mi sembra di vedere un’altra persona in questo gesto», dice con amarezza la mamma Federica Pambianchi alle telecamere di Chi l’ha visto? parlando dalla stanza di Riccardo. Con lei la nonna Osvalda, ancora incredula e con un rimpianto: “Non aver controllato quella notte che Riccardo dormisse nella sua stanza”, come faceva sempre. La cugina racconta di vederlo «un po’ schivo negli ultimi tempi, ma con nessun tipo di malessere».
Mercoledì la Prefettura non ha dato il via libera allo svuotamento della diga del Furlo, dove è stata trovata l’auto di Riccardo.