PESARO – Affidamenti diretti, 5 indagati. Il centrodestra attacca la giunta e l’ex sindaco Ricci.
«È inaccettabile che, nonostante le indagini abbiano coinvolto le due persone più vicine all’ex sindaco Matteo Ricci, Franco Arceci e Massimiliano Santini, lui continui a restare in silenzio, evitando domande e scaricando ogni responsabilità su dirigenti e colleghi che fino a ieri lo hanno sostenuto e assecondato. Mentre il PD provinciale finge di cadere dalle nuvole, minimizza l’accaduto e nega l’esistenza di una ‘affidopoli’, la magistratura mette sotto inchiesta figure strategiche dell’amministrazione: l’ex capo di gabinetto, l’ex responsabile eventi assunto con contratto fiduciario, dirigenti e funzionari. Il tutto avviene nel silenzio totale di una classe politica e amministrativa cittadina che fa finta di nulla, priva del coraggio necessario per dare spiegazioni e assumersi la responsabilità di scelte che ha contribuito a realizzare e di cui ha beneficiato. In maggioranza tutto tace e nessuno osa chiedere spiegazioni a Ricci».
I consiglieri comunali di opposizione Marco Lanzi, Giulia Marchionni (Pesaro Svolta), Serena Boresta, Michele Redaelli, Daniele Malandrino, Cristina Canciani, Giovanni Corsini (Fratelli d’Italia), Mauro. Marinucci, Giovanni Dallasta, Antonio Bartolomei (Forza Italia), Dario Andreolli (Lega) commentano la notizia secondo cui l’ex capo di gabinetto Franco Arceci è indagato per concorso in corruzione nell’inchiesta “affidopoli” che vede già coinvolti anche dirigenti e funzionari. «Franco Arceci durante la recente audizione in Commissione controllo e garanzia affermò di non avere mai conosciuto e di avere appreso soltanto dai giornali dell’esistenza di “Opera Maestra” e di “Stella Polare”. In pratica si ritagliò un ruolo assolutamente secondario ribadendo più volte di non sapere quali rapporti il suo diretto collaboratore Massimiliano Santini intrattenesse con le due Associazioni al fine di realizzare i progetti e le opere oggetto delle determine di spesa.
Perché nessuno domanda all’ex sindaco come sia stato possibile che in un Comune si sia instaurato un sistema di affidamenti diretti e sponsorizzazioni che, per quattro anni, si sarebbe sostenuto autonomamente senza che sindaco, assessori e dirigenti si accorgessero di nulla? Perché nessuno chiede a Ricci chi e perché ha autorizzato i privati a finanziare le associazioni pagando due volte per lo stesso lavoro?».
Il centrodestra chiude: «Basta con la retorica del PD, che accusa chi chiede la verità di gettare discredito sulla città. Questa presunzione è insostenibile, soprattutto da parte di chi, anziché fare la morale, dovrebbe essere in prima linea a chiedere la verità per tutelare la propria credibilità. A causare un reale danno d’immagine è chi fugge dalle proprie responsabilità. Nemmeno l’attuale sindaco Andrea Biancani sembra voler intervenire, preferendo la strada del ‘non sapere’ alla trasparenza. Biancani, che inizialmente ha cercato di smarcarsi dalla vicenda, ora si trova all’angolo, preoccupato di difendere gli uomini del suo partito più che i cittadini di Pesaro, che meritano di conoscere la verità. Sospenda ogni rapporto tra Franco Arceci ed il Comune, a tutela dell’ente, dato che lo stesso continua ad agire come deus ex machina della maggioranza, come dimostrato dal suo coinvolgimento diretto nelle spiegazioni sul funzionamento della macchina amministrativa alle forze dell’ordine. Un caos senza precedenti, questo sì che danneggia profondamente la nostra città».