PESARO – Caso affidamenti diretti, il coordinamento di Fratelli D’Italia chiama nuovamente l’ex sindaco Matteo Ricci in commissione atti e garanzia.
Il caso riguarda gli affidamenti diretti dati dal Comune alle associazioni Stella Polare e Opera Maestra. L’indagine ha portato a 5 indagati. L’ultimo passaggio è stato quello dell’analisi del perito sui cellulari e computer degli indagati.
«Ricci non scappi, indichi una data per venire in commissione e fare chiarezza su “affidopoli”. Non pensavamo che Matteo Ricci potesse cadere ancora più in basso. Il sempre connesso e onnipresente ex sindaco di Pesaro, che non perde una sera per andare in televisione né una notizia da commentare sui social, viene a raccontare ai cittadini che non aveva visto la mail di convocazione in Commissione atti e garanzia inviata lo scorso 19 novembre né le sollecitazioni successive. La stessa commissione di cui fanno parte anche esponenti del suo partito con cui Ricci continua ad avere un rapporto frequente».
Le polemiche montano e Fratelli D’Italia soffia sul fuoco. «Ricci sarà sicuramente tanto impegnato ma davvero possiamo credere che non ha avuto mezza giornata per venire in commissione? Lo abbiamo visto e rivisto a Pesaro, sempre in prima fila nelle occasioni dove c’è da farsi vedere e fotografare. E non trova tre ore per presentarsi in commissione e fare chiarezza nei confronti dei suoi concittadini? È questa la serietà e la responsabilità di un amministratore, oppure i cittadini pesaresi gli sono serviti soltanto per andare a Bruxelles ed ora che ha raggiunto i suoi scopi preferisce sottrarsi, come se a Pesaro non sia accaduto nulla e non ci fossero delle indagini in corso?
Oppure Ricci non è più residente a Pesaro e non torna più nella nostra città? Eppure lo ricordiamo tutti, all’apertura del suo ufficio nella sede della Provincia, mettersi a completa disposizione dei cittadini pesaresi. Gli stessi cittadini che oggi meritano chiarezza e avrebbero tante domande da fare a Ricci, che invece scappa dalle sue responsabilità politiche dando la colpa ai suoi collaboratori di non aver visto la mail e pensando che sia sufficiente inviare in commissione una risposta scritta con tutti i suoi comunicati stampa».
Serena Boresta, cooridinatrice Fdi chiude: «Ma noi siamo certi che Ricci non vorrà sottrarsi alla Commissione e alla sua responsabilità. Che verrà in Comune a chiarire quello che succedeva quando lui era il Sindaco e cosa facessero i suoi più stretti collaboratori e il suo capo di gabinetto, oggi indagati dalla Procura. Perciò dia lui stesso una data, quella che preferisce, anche di notte, di sabato o di domenica, per presentarsi in commissione. Avrà tre ore da dedicare alla sua Città oppure ormai l’unico mezzo di comunicazione che utilizza è lo schermo della TV? Noi continueremo ad invitarlo in Commissione, saranno poi i cittadini a giudicare la serietà di Ricci».