Pesaro

Affidamenti diretti, maggioranza Pesaro:«Destra ha solo interessi elettorali»

Per Pd e coalizione «l'opposizione fa pressione mediatica e strumentalizza. Le commissioni costate 15mila euro»

PESARO – Affidamenti diretti, il Centrodestra chiede un consiglio per discutere dei risultati delle audizioni in commissione. Da qui una querelle tra il presidente dell’assise Belloni e l’opposizione.

Il caso riguarda i circa 600mila euro affidati dal Comune di Pesaro direttamente alle associazioni Opera Maestra e Stella Polare per una serie di interventi. Sono cinque gli indagati nell’ambito dell’inchiesta della magistratura. Un’inchiesta che attende i risultati del perito informatico sui cellulari e computer.

Ora interviene la Maggioranza: «La destra pesarese ha voluto forzatamente assumersi un compito che ha i soli risvolti di una pressione mediatica e politica sulla Magistratura, in quanto già in atto un procedimento giudiziario ancora in fase di indagine preliminare, svolto dal Tribunale competente. Una metodologia che ancora una volta, per meri interessi elettorali e politici, strumentalizza il ruolo del Consiglio Comunale, attaccando il Presidente Enzo Belloni, figura da sempre disponibile ed equilibrata. La richiesta di una convocazione di un Consiglio comunale monotematico, non solo è inopportuna ma assolutamente “non accoglibile” in quanto il procedimento in atto è di competenza dei dirigenti e non dei consiglieri comunali».

Pd e coalizione continuano: «La Commissione Controllo Atti presieduta dal consigliere Lanzi purtroppo però non ha condotto i lavori in senso unitario e in maniera bipartisan, ma sempre finalizzati a farne uscire un racconto di parte, screditando anche pubblicamente le figure ascoltate in commissione, spesso condizionando il dibattito pubblico senza rispetto dell’indagine tutt’ora in corso nelle sedi appropriate. Lo scopo era solo screditare l’operato dell’amministrazione, senza alcun rispetto dei pesaresi ma soprattutto delle persone coinvolte a vario titolo nelle indagini della Procura. È evidente quindi, come la destra continui una patetica battaglia per conquistare titoli di giornale su una vicenda su cui nessuno ha mai voluto nascondere nulla e mettere bavagli. Il Presidente Lanzi negli ultimi mesi ha di fatto convocato ben 23 commissioni, invitando dirigenti e assessori, che si sono sempre presentati. Un lavoro mai ostacolato, ma che ha permesso a Lanzi di ottenere ogni volta un titolo di giornale, inviando comunicati anche a commissione ancora in corso, con scarso rispetto per il ruolo dell’intera commissione non essendoci stata mai interlocuzione o condivisione».

La maggioranza chiude: «Questo atteggiamento inutile e dannoso è costato ai pesaresi ben 15mila euro in commissioni consiliari e oggi la destra se la prende con il Presidente del Consiglio Comunale di Pesaro per meri interessi elettorali in vista delle regionali, ma non dimostra la stessa attenzione su altre vicende che la riguardano, come gli ultimi 12 milioni di euro che interessano ATIM, l’agenzia del Turismo della Regione Marche gestita dal Presidente Acquaroli in modo fumoso e discutibile negli ultimi tre anni. Abbiamo sempre detto che chi ha sbagliato – se ha sbagliato – dovrà rendere conto alla Magistratura, ma non sarà una commissione consiliare comunale a stabilirlo, né tantomeno la convocazione di un Consiglio comunale monotematico. Sarebbe bastato che il Presidente Lanzi inviasse a tutti i consiglieri comunali, la relazione sul lavoro svolto dalla Commissione Controllo Atti. Infine riteniamo che questo atteggiamento nei confronti del Presidente del Consiglio comunale Belloni, anche con toni minacciosi, sia oltraggioso e dannoso anche per la Procura, che sta già svolgendo il proprio ruolo istituzionale per accertare eventuali responsabilità».