PESARO – La bodycam sui controllori degli autobus. È quanto chiedono i sindacati dei trasporti dopo alcuni episodi di insulti e aggressione. Le organizzazioni di categoria Cgil Cisl e Uil, oltre a Ugl e Faisa-Cisal hanno fatto questa richiesta a Adriabus e al Prefetto Vittorio Lapolla. Gli episodi non sono mancati.
«Le segreterie provinciali e regionali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna vogliono evidenziare l’ennesima aggressione avvenuta ai danni di un collega mentre faceva mansioni di verifica e controllo per conto di Adriabus. In questi anni le aggressioni ai danni dei colleghi si sono succedute per vari motivi dalla verifica del titolo di viaggio, alla richiesta di rispettare le regole all’interno dei mezzi come l’utilizzo della mascherina, distanziamento e altro.
Chiediamo ancora una volta al consorzio Adriabus che si attivi immediatamente per tutelare al meglio i dipendenti, e formuliamo alcune proposte: istallare in ogni autobus videocamere a circuito chiuso in modo da tutelare e provare a prevenire eventuali aggressioni; dotare immediatamente i verificatori di body cam; mandare i verificatori ad espletare le proprie mansioni a squadre di almeno 3 persone ogni giorno; stipulare una assicurazione legale – civile a tutela dei dipendenti (qualora non ci fosse), ed un regolamento chiaro con il quale il lavoratore vittima di aggressione sappia come agire, precisando a chi rivolgersi e in cosa è tutelato dall’azienda»
I sindacati chiedono un incontro urgente con quanti in indirizzo per concretizzare iniziative a salvaguardia dei lavoratori, una apertura di un tavolo di coordinamento per la sicurezza tra le Forze dell’Ordine, Adriabus e le organizzazioni sindacali, nel quale proporre ulteriori suggerimenti per raggiungere l’obbiettivo comune di garantire maggiore sicurezza a tutti cittadini e operatori delle aziende di TPL.