Pesaro

Gli agricoltori dicono no a un biodigestore da 9 ettari a Barchi

Coldiretti , Cia, Confagricoltura e Copagri provinciali: «Siamo fortemente contrari, un progetto che rischia di compromettere quanto di buono fatto in questi anni per l’ambiente, il territorio e il positivo impatto della green economy»

Un biodigestore
Un biodigestore per il trattamento dei rifiuti

PESARO – L’agricoltura scende in campo contro il progetto di realizzazione di un biodigestore a Barchi. «Siamo fortemente contrari – spiegano Coldiretti , Cia, Confagricoltura e Copagri provinciali – verso un progetto che oltre ad andare a occupare ben 9 ettari di terreni agricoli, rischia di compromettere quanto di buono fatto in questi anni per l’ambiente, il territorio e il positivo impatto economico di quella green economy indicata proprio dall’Unione Europa come prospettiva di ripresa e sviluppo».

Proprio la provincia di Pesaro Urbino, con circa 30mila ettari con un migliaio di operatori attivi sul fronte della produzione green certificata, è la più biologica delle Marche, grande protagonista del costituendo Distretto unico del biologico e terra che ospita ben 327 agriturismi. «Nella nostra provincia la cementificazione con si arresta. L’ultimo rapporto 2020 dell’Ispra dice che si sono persi terreni pari a 83 campi da calcio – commentano le associazioni degli agricoltori – Come se ogni abitanti avesse rinunciato a un’aiuola da 1,6 metri quadrati. Intollerabile sottrarre ulteriore terra come lo è mettere a repentaglio il comparto biologico e la bellezza del territorio che contribuiscono ad attrarre, l’8,6% degli arrivi turistici del Pesarese».