PESARO – Rimborsi per l’alluvione, in arrivo i fondi. Ma sui criteri di distribuzione arriva l’appello dei consiglieri regionali Andrea Biancani e Micaela Vitri.
«Accelerare nei rimborsi e adottare criteri di ripartizione proporzionati ai danni reali». E’ quanto auspicano e sollecitano il Vicepresidente del Consiglio. «Una notte tragica che non dimenticheremo mai – affermano Biancani e Vitri – perché ha portato devastazione e purtroppo anche molte vittime. Solo la determinazione degli amministratori locali e degli abitanti, unita alla solidarietà dei privati, hanno consentito di superare questi primi sei mesi. Sindaci, cittadini e imprenditori si sono rimboccati subito le maniche per resistere e molti fino ad oggi hanno potuto contare solo sui propri risparmi, sulle raccolte fondi o sulle donazioni. Ad oggi, infatti, alle famiglie e alle imprese, non è arrivato nulla».
Per i consiglieri «finora sono mancate la tempestività e la semplificazione, mentre non sono mancati i ripetuti annunci sull’immediata assegnazione delle risorse da parte del Governo e della Regione. In realtà dalla notizia dello stanziamento del Governo a fine novembre ci sono voluti 3 mesi per accreditare la prima tranche alla Regione e solo nei prossimi giorni avverranno materialmente i trasferimenti ai Comuni. Troppi ritardi e soprattutto poche risorse rispetto alla stima dei danni e degli interventi necessari per la messa in sicurezza. Sul rispetto della proporzionalità degli indennizzi saremo molto attenti. Sarebbe inaccettabile se oltre a ricevere in ritardo gli aiuti economici, chi ha perso tutto ricevesse lo stesso contributo di chi è stato solo lievemente interessato dall’alluvione. E questo è un criterio che deve valere anche per i Comuni. Nella nostra provincia, il Comune di Cantiano non ha più strade, reti fognarie, ponti, acquedotti. Danni ingenti hanno subito anche Frontone, Serra Sant’Abbondio, Pergola e Cagli, in particolare le loro frazioni. Inoltre le vie di accesso al Monte Catria, che è il principale patrimonio turistico e naturalistico della zona, sono ancora impraticabili».
Poi il dato. «Gli attuali 400 milioni previsti del Governo non possono bastare per ricucire il tessuto economico-sociale e per fare interventi di messa in sicurezza del territorio – terminano i due consiglieri regionali – A distanza di sei mesi, chi ha subito danni ingenti riceverà finalmente nei prossimi giorni il primo contributo, ma si tratta di un importo totalmente insufficiente e per tutti identico. Ad esempio una famiglia o un’impresa, sia che abbia perso 100mila euro o 10mila euro, oggi riceverà 5mila euro o 20mila euro dallo Stato, senza distinzione. Vogliamo almeno sperare che i futuri, ulteriori ristori vengano calcolati in proporzione al danno materiale subito, evitando finanziamenti a pioggia e che siano assegnati in tempi più rapidi rispetto a quanto avvenuto fino ad oggi».