PESARO URBINO – Alluvione, la conta dei danni è in corso e i consiglieri regionali incalzano la giunta Acquaroli. Andrea Biancani e Micaela Vitri sollecitano una variazione urgente del bilancio dell’Assemblea legislativa «per individuare risorse da destinare ai cittadini e alle imprese dei territori colpiti dall’alluvione lo scorso 15 settembre. La Giunta ad oggi ha previsto solo sostegni al credito e non risorse a fondo perduto, servono aiuti veloci e senza lungaggini burocratiche, il rischio è la chiusura definitiva».
Da Cantiano l’appello del sindaco è forte e i numeri sulle aziende ridotte a capacità zero è alto.
Vitri e Biancani continuano: «Anche l’Assemblea legislativa regionale faccia la sua parte, avviamo una ricognizione delle voci di spesa e una verifica straordinaria del bilancio per stanziare somme in favore degli alluvionati. Il momento estremamente difficile che sta vivendo la nostra regione – sostengono i due componenti dell’Ufficio di Presidenza – ci impone di non abbassare l’attenzione su questa tragedia. Adesso rappresentare la comunità marchigiana significa rimboccarsi le maniche come stanno facendo in molti, ognuno con i propri strumenti, per dare risposte ai tanti cittadini e imprese le cui vite e attività sono state travolte da un’onda di fango che ha colpito affetti, case, lavoro. La nostra proposta, condivisa con il Gruppo Pd, è l’adozione di una variazione del bilancio del Consiglio regionale per destinare contributi immediati alla ripartenza dei territori colpiti».
Mentre sul versante del bilancio della Regione Marche, Biancani e Vitri ricordano che il Partito Democratico ha presentato un maxi emendamento alla legge sull’assestamento di bilancio, in discussione in Aula il prossimo 29 settembre. «La Regione – spiegano – ad oggi ha previsto solo un fondo per il sostegno al credito, mentre per cittadini e imprese sono necessari in questo momento soprattutto contributi a fondo perduto: non è sufficiente promuovere ulteriori debiti in attesa dei contributi dello Stato. Occorrono aiuti immediati per le famiglie più colpite e per chi è titolare di negozi, piccole aziende e imprese, con procedure snelle e senza lungaggini burocratiche. Il rischio, se non si interviene entro poche settimane, è che molte attività non riaprano più, riducendo ulteriormente i servizi e le opportunità soprattutto nelle aree interne, più fragili e svantaggiate. Con il maxi emendamento alla manovra del bilancio regionale proponiamo un fondo di emergenza-alluvione pari ad oltre 8,5 milioni di euro per le necessità delle famiglie e delle attività economiche, contribuendo subito a ricucire il tessuto economico e occupazionale».