PESARO – In arrivo 5 milioni per l’alluvione dello scorso settembre. In questi mesi i sindaci hanno lamentato di come ancora non fossero arrivati soldi se non quelli delle collette.
Ma ora ci sarà un cambio di passo. «Per l’alluvione istituiremo una centrale operativa coordinata dalla Provincia per l’interlocuzione con la Regione. Ne faranno parte tutti i sindaci dei Comuni colpiti: parleremo a una sola voce per rappresentare i problemi e ottenere maggiore velocità nelle risposte». Lo ha detto il presidente della Provincia Giuseppe Paolini, nel vertice in via Gramsci con il vicecommissario all’Alluvione Stefano Babini, i sindaci dei Comuni alluvionati e i rappresentanti di Marche Multiservizi, Aset e Aato.
Il presidente della Provincia ha perorato la causa dei Comuni, insieme ai sindaci, non solo sul lato della ricezione dei fondi ma anche sulla gestione delle criticità legate alla rimozione di detriti, fanghi, inerti, ramaglie: «Solo per il comprensorio del Catria ci sono circa 25mila metri cubi di materiale accumulato con l’alluvione».
Un’emergenza nell’emergenza, unita a quelle dei danni alle reti. Dal vicecommissario all’Alluvione è arrivato il via libera ai primi lavori di somma urgenza: «Abbiamo riscontrato grande spirito di condivisione delle iniziative – ha commentato Babini -. Siamo vicini ai Comuni e vogliamo risolvere quanto prima le problematiche del territorio per quanto riguarda i rifiuti, le fognature e l’approvvigionamento idrico. La sinergia sarà ora allargata ad altri soggetti con successivi protocolli. Abbiamo autorizzato gli interventi di somma urgenza sulle reti per il Pesarese per un importo di cinque milioni. Si potrà partire così prima con i lavori».
Ha evidenziato l’amministratore delegato di Marche Multiservizi Mauro Tiviroli: «Ci siamo attivati da subito con proposte per la ristrutturazione delle infrastrutture devastate dall’alluvione, sia sul versante fognario-depurativo che sul fronte idrico. Alla luce della disponibilità del vicecommissario abbiamo già predisposto le stime per i primi interventi di somma urgenza. Da oggi cominceremo a lavorare per impostare tutta l’attività progettuale – che in ogni caso sarà molto rapida – e i lavori. Un incontro molto positivo e costruttivo, caratterizzato dalla massima cooperazione di tutti i soggetti per arrivare a rimettere in piedi le infrastrutture fognarie-depurative e idriche. Che, così come l’elettrico e le strade, sono fondamentali per il recupero di un territorio».