MARCHE – Alluvione e allerta meteo, il gruppo assembleare del Partito Democratico replica all’assessore regionale alla Protezione civile Stefano Aguzzi, il quale ha dichiarato di aver appreso in ritardo i disastrosi effetti dell’esondazione dei fiumi Misa e Nevola nella zona del senigalliese. Completamente sottovalutate le richieste di aiuto e intervento nei Comuni di Cantiano, Serra Sant’Abbondio, Frontone, Cagli e Pergola.
«Le dichiarazioni dell’assessore Aguzzi non rappresentano una giustificazione, semmai una sconcertante ammissione di colpa rispetto al comportamento tenuto da lui e dal presidente Acquaroli nelle ore che hanno visto interi territori venir travolti dall’acqua e dal fango. Ora sarà la magistratura ad accertare eventuali responsabilità di natura penale, ma pesa come un macigno la leggerezza con cui le due massime autorità di Protezione civile, impegnate in quei drammatici momenti in iniziative di campagna elettorale, hanno gestito la fase di emergenza a seguito dell’esondazione di alcuni fiumi nelle province di Ancona e Pesaro Urbino».
Micaela Vitri, alla guida dei consiglieri Dem, va all’attacco: «Da oltre un mese – spiegano i dem – denunciamo costantemente, ma inascoltati, l’incoscienza del presidente Acquaroli, il quale ha permesso e favorito che ben quattro assessori su sei si candidassero al Parlamento, evitando di procedere alla loro sostituzione. Una decisione sciagurata, che di fatto ha decapitato la guida politica di numerosi servizi, lasciandoli allo sbando. Tra questi, purtroppo, anche la Protezione civile. Tra l’altro, che Aguzzi fosse molto più concentrato sulla sua campagna elettorale piuttosto che su quanto stava avvenendo a Senigallia e nei comuni delle aree interne, lo dimostra anche il fatto che egli, nonostante il Misa sia da sempre un sorvegliato speciale in condizioni di estremo maltempo, non abbia neppure considerato l’idea di interrompere il dibattito elettorale a cui stava partecipando (peraltro proprio a Senigallia) per recarsi immediatamente nella sala operativa di Ancona, dove è giunto, secondo le sue stesse dichiarazioni, addirittura dopo le ore 24, a disastro praticamente compiuto».
«Non vogliamo in alcun modo speculare su quanto accaduto – conclude il gruppo Pd – e lungi da noi l’idea di attribuire ad Acquaroli e Aguzzi la responsabilità della dolorosa perdita di vite umane e degli ingenti danni ad abitazioni e imprese. Quel compito, come detto, spetta alla magistratura. Non possiamo tuttavia tacere di fronte all’ennesima prova di irresponsabilità della giunta regionale, né davanti alla sua inefficienza, testimoniata dalla confusione che regna ancora oggi nei territori alluvionati».
Poi la richiesta: «Il centrodestra si impegni a far approvare il nostro maxi-emendamento alla legge sull’assestamento di bilancio che permetterà di stanziare oltre 8 milioni di euro, stornandoli dalla spesa corrente della famigerata tabella E, per costituire un fondo di emergenza a sostegno immediato delle impellenti necessità delle famiglie e delle attività economiche colpite dall’alluvione».
Quanto alla commissione interna di inchiesta che il presidente Acquaroli ha aperto per svolgere un’indagine finalizzata all’accertamento della regolarità e dell’appropriatezza delle procedure adottate e dei comportamenti assunti da parte delle competenti strutture organizzative della Protezione civile regionale, il Pd sottolinea: «Questo apre un sospetto gravissimo: il presidente e la giunta regionale vogliono allontanare da se stessi eventuali responsabilità e attribuirle ai funzionari della Regione?».