PESARO – A pochi giorni dalla scadenza del 2 novembre, data entro la quale dovranno essere compilate le schede per una prima ricognizione dei danni causati dall’alluvione del 15 settembre, il Vicepresidente del Consiglio regionale, Andrea Biancani (Pd), segnala la necessità di una proroga. «La compilazione delle schede per le imprese e per le famiglie – spiega Biancani – è necessaria per accedere ai contributi previsti dalla prima ordinanza della Protezione Civile. Ad oggi però in molti casi la valutazione non è terminata e gli stessi Comuni sono molto indietro nella rendicontazione dei danni al patrimonio pubblico. È necessaria una proroga almeno di due o tre settimane, così come sarebbe utile, per informare i cittadini e i titolari di attività economiche, produttive e agricole, offrire un servizio informativo direttamente sul territorio, un front-office operativo con dipendenti regionali, che aiutino non solo a predisporre la documentazione, ma anche a conoscere i provvedimenti di emergenza. Ad esempio nell’entroterra questo sportello potrebbe essere allestito a Cagli, nella sede dell’Unione montana del Catria e del Nerone».
I tempi sono comunque stretti. «Sebbene questi primi contributi, fino a 5mila euro per le famiglie e a 20mila per le imprese, siano un segnale importante – ribadisce Biancani – i tempi rischiano di allungarsi e il timore è che molti negozi e aziende non riaprano più».
Cna e Confesercenti, in rappresentanza di tutte le organizzazioni di categoria, nei giorni scorsi, durante un incontro con il sindaco di Cantiano, Alessandro Piccini, hanno chiesto ristori rapidi da parte delle istituzioni, altrimenti molte attività chiuderanno.
«Un appello che raccolgo con la consigliera Micaela Vitri, insieme alla quale da settimane ripetiamo – insiste Biancani – che serve liquidità per dare respiro a chi è stato travolto da questa tragedia e in pochissimo tempo ha perso tutto. Non basta promuovere ulteriori debiti, in attesa dei contributi dello Stato. Stiamo proponendo, con richieste ed atti formali, di istituire almeno un fondo, in attesa delle risorse statali, per concedere anticipazioni alle famiglie e alle imprese, rinviando le spese meno urgenti del bilancio regionale. Si tratterebbe di anticipazioni stanziate dalla Regione che saranno ristorate dalle nuove misure nazionali. Non possono essere i cittadini e gli imprenditori a doversi indebitare, anticipando tutte le spese per tornare alla normalità».