Pesaro

Alluvione, la Regione stanzia 21,6 milioni. Ruggeri: «Retromarcia dopo una prima bocciatura»

La consigliera pentastellata: «È stata necessaria l’alluvione per annullare le cosiddette marchette»

PESARO – Alluvione, la Regione mette sul piatto 21,6 milioni per andare incontro alle popolazioni colpite e potenziare la manutenzione dei fiumi.

Marta Ruggeri, consigliera M5S sottolinea: «La Giunta regionale fa retromarcia sull’assestamento di bilancio. Costretta dall’emergenza dettata dalla tragica alluvione del 15 settembre scorso, la maggioranza asseconda di fatto le richieste provenienti dal Movimento 5 Stelle e dal resto dell’opposizione, richieste che erano state bocciate in prima istanza nella riunione della commissione competente avvenuta prima dell’alluvione.
La sottoscritta aveva chiesto, con un apposito emendamento, di dirottare almeno due milioni e mezzo di Euro delle somme destinate a contributi straordinari, discriminatori e clientelari, previsti dalla Giunta in vista delle elezioni politiche, alle quali hanno partecipato anche alcuni assessori regionali.
La destinazione da me proposta per questi fondi, prima della tragica alluvione del Misa, era indirizzata ad integrare il bonus gas ed energia elettrica a favore delle famiglie che l’autorità di regolazione ARERA garantisce ai meno abbienti sulla base dell’ISEE. Questo come primo passo verso l’attuazione della mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, quindi anche dalla maggioranza, che impegnava la Giunta a “intervenire con la massima sollecitudine per trovare le risorse per mettere in campo un intervento in grado di ridurre il carico per le famiglie meno abbienti e per le piccole e medie imprese».
La proposta non era stata accolta. «È stata necessaria l’alluvione per annullare le cosiddette marchette, questi contributi straordinari promessi, ed in parte già distribuiti nel territorio, in vista delle elezioni politiche, dirottando giustamente tali risorse per interventi a favore delle imprese danneggiate dall’alluvione (peraltro purtroppo nulla è stato previsto per le famiglie).
Accogliamo con favore questo ripensamento, anche se non possiamo non notare che l’annullamento delle marchette elettorali avviene solo dopo che la consultazione elettorale si è svolta, avendo ormai esaurito la loro funzione di specchietto per le allodole».