CANTIANO – Alluvione e fondi regionali, il sindaco di Cantiano Alessandro Piccini chiedeva interventi diversi.
La Regione ha messo sul piatto 21,6 milioni, di cui 6 milioni per un fondo per le imprese. Ma il sindaco del comune più colpito nella provincia di Pesaro sottolinea: «Cantiano ha oltre 50 attività d’impresa tra piccoli esercizi commerciali ed imprese artigiane compromesse dall’alluvione del 15 settembre scorso, alcune di queste del tutto azzerate. Decine e decine son le abitazioni di privati cittadini che son state inondate con danni rilevanti. Più di 50 le automobili private investite dalla piena e distrutte. Credo che la sola facilitazione ad ulteriori linee di credito non sia la soluzione. C’è bisogno di una rapida iniezione di fiducia al tessuto socio-economico del Paese. Son necessari contributi, seppur parziali, ma a “fondo perduto” su cui poter contare, moralmente e concretamente, per immaginarsi una rapida ripresa. Ci aspettiamo che le Istituzioni sovracomunali facciano quindi meglio e di più. Il Paese, le sue attività economiche, i suoi cittadini, non possono oltremodo attendere, il rischio di una non ripartenza sarebbe troppo elevato».
Motivo per cui anche il consigliere Andrea Biancani, consigliere Pd, è critico: «Noi chiedevamo sostegni immediati per i territori colpiti dall’alluvione attraverso contributi a fondo perduto per cittadini e imprese. Abbiamo chiesto una variazione urgente al bilancio e proposto un maxi emendamento di oltre 8.5 milioni di euro sul bilancio della Regione per individuare risorse da destinare in tempi rapidi ai cittadini e alle imprese. La Regione, invece, ha previsto sostegni al credito, non contributi a fondo perduto, e solo per le imprese. In pratica, oltre a non aver previsto contributi a fondo perduto per le imprese non ha previsto sostegni per le famiglie. Riteniamo che promuovere ulteriori debiti in attesa dei contributi dello Stato sia una non risposta. Il rischio, se non si interviene entro poche settimane, è che molte attività non riaprano più».
Motivo per cui il Pd ha votato contro alla manovra di bilancio perché «la Regione in realtà non ha previsto un reale sostegno né per le famiglie né per le imprese. Il riconoscimento immediato dello stato d’emergenza è un punto di partenza importante, adesso mi auguro che lo Stato continui a restare al fianco di questi cittadini e che anche la Regione, essendo stato nominato Commissario il Presidente Acquaroli, faccia la sua parte adottando dei provvedimenti concreti e rapidi. Noi siamo pronti a fare la nostra».