PESARO – Il riuso del materiale edile, una nuova vita per gli scarti. Questo il tema del convegno al Teatro Sperimentale “Edilizia (in)sostenibile”, organizzato da Ance Pesaro.
Attualmente il ciclo del “riuso” si interrompe nella difficoltà del reimpiego delle materie provenienti dal recupero, rischiando di interrompere il flusso positivo del riciclo. Considerando che oltre il 60% dei rifiuti prodotti proviene dal mondo edile, partendo dal dramma del cratere sismico che ha così dolorosamente evidenziato il tema, sono state analizzate tutte le possibili strategie per arrivare alla definizione di procedure finalizzate ad una vera economia circolare.
La molla sulla quale agire è indubbiamente l’aspetto economico ed è per questa ragione che Ance Pesaro e Urbino (Associazione nazionale costruttori edili) ha fortemente voluto tra i relatori la presenza dell’economista come Carlo Cottarelli, il commissario straordinario per la ricostruzione del sisma Giovanni Legnini e Valentina Mingo di Ance Nazionale.
«Prima che la cultura del riciclato possa diventare insita nei processi produttivi — ha spiegato Rodolfo Brandi, presidente dell’Associazione dei Costruttori aderente a Confindustria Pesaro Urbino — bisogna educare gli attori delle varie filiere, intervenendo con strategie che impongano il riutilizzo e allo stesso tempo intervenire anche sui produttori di rifiuti al fine di incentivare un processo virtuoso di selezione a monte del conferimento».
Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci ha pensato a un’area dove depositare gli inerti che derivano dai tantissimi lavori di riqualificazione: «Mai avrei pensato di avere questo problema a Pesaro. Abbiamo individuato un’area baricentrica, per tutta la vallata, alla Chiusa di Ginestreto. Ora cerchiamo di capire quali sono le procedure da affrontare, per dare una risposta a tutte le imprese che hanno bisogno di nuovo spazio». Fondamentale «incentivare il riutilizzo, per sostenere l’economia circolare e evitare che lo smaltimento di questo materiale diventi troppo costoso».