ANCONA – Si è spento ieri – 6 luglio – a Roma all’età di 97 anni Arnaldo Forlani, uno dei massimi esponenti della Democrazia Cristiana, di cui è stato più volte segretario (1969-1973; 1989-1992), ex presidente del Consiglio (dal 18 ottobre 1980 al 26 giugno 1981), ex ministro degli Esteri, della Difesa e delle Partecipazioni. Forlani, nato a Pesaro l’8 dicembre del 1925, ha segnato la vita politica italiana a partire dagli anni 70 fino agli anni ’90, attraversando tutta la ‘Prima Repubblica’ e vivendo le complesse fasi che caratterizzarono il Paese in quegli anni: dal terrorismo all’attentato a Papa Giovanni Paolo II.
Numerosi i messaggi di cordoglio da parte di politici e amministratori marchigiani. Il capogruppo in consiglio regionale di Fratelli d’Italia, Carlo Ciccioli, sottolinea che «l’Italia e le Marche tutte perdono un protagonista della storia politica nazionale che ha saputo interpretare il sentire della gente, garantendo equilibrio, competenza, professionalità e senso di appartenenza. Arnaldo Forlani è stato un uomo di spessore umano che per le sue Marche ha rappresentato, per molti anni, un punto di riferimento importante, rappresentando e difendendo valori nazionali e marchigiani con grande sensibilità e competenza».
«Personalmente – prosegue Ciccioli -, mi sono confrontato con lui molte volte e sempre ho trovato un interlocutore attento e disponibile alle istanze. Un uomo di altri tempi, con valori importanti che ha sempre portato avanti nella sua vita e sul palcoscenico della politica. Esprimo il cordoglio del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia ad Alessandro e a tutta la sua famiglia».
Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci dichiara: «Se ne va uno dei principali protagonisti della Prima Repubblica. Un leader politico che ha segnato la storia della Democrazia Cristiana, un pesarese che nonostante i suoi impegni nazionali ha sempre amato profondamente la città di provenienza». «È stato il politico pesarese – prosegue Ricci – che ha avuto maggiori ruoli nazionali nella storia di Pesaro». «Condoglianze a tutta la famiglia – conclude -, non mancheremo di ricordarlo anche a livello cittadino, nelle prossime settimane anche in Consiglio Comunale».
Il presidente della Provincia di Pesaro Urbino Giuseppe Paolini dichiara: «Perdiamo un protagonista della politica italiana, che è rimasto sempre profondamente legato al nostro territorio. Qualche mese fa ho avuto l’occasione di conversare con Pier Ferdinando Casini insieme al sindaco Matteo Ricci. Ci ha raccontato alcuni aneddoti ed episodi della vita di Forlani che mi hanno personalmente colpito, facendomi vedere alcune cose da un’altra prospettiva rispetto a quella che immaginavo. In quella circostanza ho compreso la grandezza del personaggio: del resto il suo spessore è stato riconosciuto da tanti in queste ore, a partire dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella».
Accanto «alle sue indiscusse capacità politiche – prosegue Paolini – va evidenziato il tratto umano, con la riservatezza che lo ha accompagnato in particolare nell’ultima fase della vita. Anche oggi molte sue intuizioni e riflessioni sul Paese restano valide e attuali, come il rafforzamento del ruolo italiano all’interno dell’Europa e dell’Alleanza Atlantica. Siamo vicini alla famiglia in questo momento di dolore».
Il commissario regionale dell’Udc Marche, Antonio Saccone, sottolinea «onestà, servizio al prossimo e dedizione al bene comune ecco chi era Arnaldo Forlani. Non ha mai perso l’ironia neanche nei momenti più drammatici. È stato un grande incassatore – osserva – . Oltre alle virtù del politico raffinato e colto mi piace ricordare l’umiltà con cui ha vissuto incarichi di enormi responsabilità istituzionali. La sobrietà sua e della sua famiglia ha caratterizzato la vita pubblica del presidente Forlani». Saccone ricorda che «l’onestà, figlia di una formazione che pone al centro del proprio impegno politico, il servizio al prossimo e la dedizione al bene comune. Per i marchigiani si è trattato di una grave predita una grande perdita».
La parlamentare marchigiana del Pd Irene Manzi su Twitter ricorda Forlani come «figura centrale della Prima Repubblica. Un cattolico democratico che si è dedicato all’impegno politico con dedizione e che è sempre rimasto legato alle sue Marche. Un protagonista della storia politica del Paese».