PESARO – Confcommercio mette a disposizione uno psicologo per sostenere le persone che vivono il disagio e le preoccupazioni derivate dalla pandemia.
L’emergenza Covid-19 sta mettendo a dura prova la tenuta psicoemotiva delle persone alle prese con una situazione inedita nella sua drammaticità. Il timore del contagio, le misure di isolamento, la solitudine, i lutti, le incertezze economiche, son tutti elementi che possono far nascere attacchi di panico, ansia, paure, stress, disagio.
L’assenza di contatto umano, di interazioni sociali e il cambiamento delle proprie abitudini, possono avere delle ripercussioni negative sia nell’immediato che nel lungo periodo. E’ un contesto nuovo, imprevisto, che sta coinvolgendo tutta la collettività rendendo così quasi impossibile rimanere immuni da panico e angoscia. Se alcuni soggetti riescono a gestire questo inevitabile stato di tensione, altri si trovano invece a dover fare i conti con sintomi di ansia o depressivi che possono sfociare in disturbi come quello post traumatico da stress o di adattamento.
Per questi motivi Confcommercio Pesaro e Urbino/Marche Nord in collaborazione con un team di psicologi coordinati da Alessandro Cinti Luciani, ha istituito un numero di telefono a cui poter rivolgere i nostri timori e domande. Un servizio che sarà attivo lunedì, mercoledì e giovedì pomeriggio, gratuito, per tutti gli associati e le loro famiglie.
«Sentiamo la necessità di proteggere bambini, anziani e adulti dalle conseguenze che la comparsa e l’intensificarsi dell’emozione della paura può causare. Vogliamo offrire un supporto a tutti coloro che sono in casa e tutti coloro che ogni giorno devono recarsi al lavoro e restarci anche più a lungo dei normali turni: medici, infermieri, oss, autisti ambulanze e tutto il personale sociosanitario. In rete possiamo fornire tutti gli strumenti ai nostri associati per gestire le proprie emozioni e puntare sulla ripartenza economica e sociale» dicono il commento del Direttore Varotti e Vicedirettore Trufelli Confcommercio Marche Nord.
«L’obiettivo è fornire colloqui psicologici di sostegno e supporto attraverso un ascolto empatico del dolore e dell’angoscia connessa all’emergenza, favorendo così l’attivazione di un processo di elaborazione dell’evento traumatico. Tutto ciò consente a chi richiede aiuto l’acquisizione di competenze emotive e cognitive utili per affrontare anche il post-emergenza» conclude Alessandro Cinti Luciani.