Pesaro

L’Apecchiese passa all’Anas, Cna Pesaro Urbino: «Rimangono altri nodi per evitare l’isolamento»

Soddisfatto l'assessore regionale Baldelli: «Arteria fondamentale, manutenzioni e ammodernamento più snello»

PESARO – Apecchiese e Arceviese, nulla osta al passaggio all’ANAS. Dopo un lungo e impegnativo lavoro da parte della Giunta Acquaroli, finalmente arriva il punto di svolta per il passaggio delle due strade all’ANAS.

L’Assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli sottolinea: «Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha deliberato all’unanimità parere positivo al passaggio dell’Apecchiese e della Arceviese a strade di competenza nazionale, un obiettivo che fin dal nostro insediamento avevamo messo ‘in cantiere’. Portiamo a casa un risultato frutto di un lavoro straordinario: un vero salto di qualità per due arterie fondamentali di collegamento trasversale, non solo per la nostra regione, ma per il Centro Italia. Il parere favorevole da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, massimo organismo che si occupa delle grandi opere infrastrutturali italiane, significa garantire il passaggio delle due arterie a competenza statale. In sintesi, è un upgrade fondamentale per programmare al meglio tutti gli interventi soprattutto nel medio-lungo periodo. Si mette così la parola fine ai ripetuti passaggi di competenze tra i vari Enti, un valzer a cui abbiamo assistito negli ultimi decenni e che non hanno agevolato la realizzazione di interventi di manutenzione – comunque garantiti dalla Regione Marche negli ultimi quattro anni – ammodernamento e messa in sicurezza per due arterie stradali che rappresentano due assi di rilevanza nazionale».

Cna Pesaro Urbino plaude alla notizia, ma mette in guardia la politica sull’isolamento dell’entroterra.

«Il passaggio della regionale Apecchiese 257 ad Anas è più che una bella notizia – spiega il presidente della CNA di Cagli, Lino Conti – I nostri continui appelli circa le difficoltà nei collegamenti stradali nel territorio ed in particolare nel comune di Apecchio, non sono caduti nel vuoto ed hanno ricevuto ascolto. Ne avevamo parlato tempo fa con i sindaci della zona ed in particolare con il primo cittadino apecchiese Vittorio Alberto Nicolucci e con gli altri componenti della giunta. In quell’incontro non si era parlato solo di isolamento e della mancanza di infrastrutture e collegamenti, ma anche di spopolamento e denatalità, desertificazione dei servizi e progressiva chiusura delle attività economiche. 

Problemi che – secondo CNA – sono comuni a molti centri pre-appennici e collinari della nostra provincia. Per CNA il nodo dei collegamenti e della loro manutenzione riguarda anche altre strade di collegamento. Tra queste la Strada provinciale 90 per Sant’Angelo in Vado; la Provinciale 153 Apecchio-Pietralunga, la Provinciale 101 di Acquapartita e la Provinciale 28 tra Monte Nerone e Serravalle. «Sono vie di collegamento importanti – aggiunge Lino Conti – che possono servire non solo alle attività economiche ma anche ad incrementare il movimento turistico da e per l’Umbria; da e per la costa-entroterra».