PESARO – L’immagine della App Immuni ha destato molte polemiche, fino ad arrivare a cambiarla. Da una parte l’uomo intento a lavorare, dall’altra una donna con un bambino. Per tutti uno stereotipo negativo da superare.
Anche la Consigliera di Parità della provincia di Pesaro Romina Pierantoni non era d’accordo con quell’immagine e avanza alcune riflessioni.
«E’ uno stereotipo negativo, in cui si mettono in luce ruoli di una società che ancora non è arrivata alla perfetta parità di genere. Vedere l’uomo che lavora e la donna con il bimbo è un’immagine che svilisce la donna. E’ importante che il dibattito sulle pari opportunità venga portato avanti e vanno superate queste immagini sessiste. Anche in provincia di Pesaro mi è capitato di assistere a un Cda dove si ragionava in termini di posizioni per liberare le quote femminili. Noi donne non siamo delle quote, abbiamo attributi e competenze. Per questo serve una cultura della parità».
L’immagine è durata poco. «Forse è stato ancora peggiore aver cambiato l’immagine dopo poche ore. Significa che in un primo momento le cose sono state fatte con velocità, senza pensare al significato.
Ma vogliamo comunque vedere un aspetto positivo, noi donne diamo la vita e questo è un elemento unico. Quello che ci ha insegnato ancora una volta questa pandemia è che siamo tutti uguali».
La consigliera ha presentato anche un ‘istant book’ per fotografare quello che di straordinario è accaduto e sta accadendo dentro gli ospedali e per lasciare una memoria di quanto accaduto durante l’emergenza. Si intitola “Covid19_Quei giorni, sotto il cielo di Urbino”, un progetto nato nei giorni più drammatici della pandemia, da un’idea di Romina Pierantoni, consigliera di parità della provincia di Pesaro e Urbino con Tonino Mosconi fotografo professionista.
«Abbiamo sentito esigenza di mettere una mano sulla spalla dei sanitari – spiega Pierantoni – Grazie alla lungimiranza e alla generosità del presidente Ceriscioli, nella massima emergenza le porte dell’ ospedale di Urbino, convertito in struttura Covid per supportare anche il continuo afflusso di pazienti positivi dagli ospedali ormai al collasso della costa marchigiana, sono state eccezionalmente aperte per documentare, riconoscere, ricordare. Grazie a Tonino poi, è uscito un capolavoro ricco di testimonianze dei pazienti degli operatori delle famiglie. Allo stesso tempo si è voluto mettere in primo piano come, nell’emergenza, la parità sia emersa in tutta la sua positività facendo scomparire qualsiasi differenza ed evidenziando le risorse e i valori autentici degli esseri umani che vogliamo trasmettere ai nostri giovani. In una parola: l’etica».