Pesaro

Approvata la variante della Vallugola, si potrà realizzare il bar. Ma è scontro con il Consiglio comunale a Pesaro

L'assessore Della Dora: «Anticipa il piano spiaggia». Redaelli: «Non si può andare avanti a deroghe». La capitaneria aveva detto "no"

Il consiglio comunale di Pesaro

PESARO – Via libera alla variante per il bar alla spiaggia di Vallugola.

Accesa la discussione sulla “Parziale demolizione ed ampliamento del piccolo punto ristoro dello stabilimento balneare 91”, a Vallugola, richiesta dalla Cooperativa Marinai di salvataggio di Gabicce Mare. 

Una proposta che il consigliere Redaelli ha chiesto di rinviare (respinta con 18 voti contrari), «Sia perché va a sovrapporsi alla competenza del Piano spiaggia, ancora non in vigore nel tratto interessato, sia per evitare di rischiare un passaggio falso di tipo tecnico. E non c’è neanche un’urgenza per farlo. Chiediamo di poter affrontare nella prossima seduta del Consiglio comunale successivamente al Piano spiaggia, che si può presentare in 15 giorni». 

«Non è prima volta che si porta in aula questo tipo di procedura – ha replicato Della Dora a Redaelli – cioè il proporre una variante Suap in mancanza di piani attuativi. La delibera costituisce un Piano a stralcio, una variante anticipativa, simile ad altre che il Consiglio ha approvato in passato. Quando l’abbiamo portata in Commissione, ho dato disponibilità ad approfondire la tematica». 

L’assessora alla Rapidità è poi passata alla presentazione della proposta, richiesta dalla Cooperativa Marinai di salvataggio di Gabicce Mare (infine approvata dall’aula con 20 voti favorevoli e 9 contrari): «Per realizzare un punto ristoro nello stabilimento balneare di Baia Vallugola con restyling completo dello stesso, per aumentarne la competitività, configurare nuovi spazi adeguati alle richieste turistiche ricettive, realizzare impianti tecnologici a norma e più in generale ottenere una fruibilità complessiva qualitativamente elevata». La richiesta, giunge dalla cooperativa Marinai di salvataggio di Gabicce Mare, fondata nel 1974; «Una realtà in crescita, anche nel numero dei soci, e che, ha incrementato negli anni il fatturato, occupandosi della pulizia e del servizio di salvataggio anche delle spiagge libere adiacenti». 

La variante al Prg – Piano del Parco San Bartolo, «anticipa il Piano spiaggia della Vallugola» ha puntualizzato l’assessora, che ha aggiunto: «Prevede un incremento massimo realizzabile pari al 50% (12.50 mq) della Superificie utile lorda (Sul) esistente (25.01 mq) che, post-operam, sarà di 37.46 mq. L’intervento, «prevede la demolizione di una cabina esistente lato mare (di 2,91 mq), pertanto l’ampliamento massimo consentito è pari a 15.41 mq. Il nuovo punto ristoro si svilupperà su una Sul di 15,36 mq, avrà base rettangolare con ingombro di 3,34 x 4,6 m; internamente sono stati ricavati 2 vani di cui 1 adibito a bar e 1 a office». Alcune delle cabine esistenti verranno trasformate in servizi annessi al Polo Ristoro (deposito bottigliame, spogliatoio per il personale e wc).  

Ricadendo in ambito demaniale, il progetto, «si configura come variante al Piano del Parco San Bartolo, rispetto alla vincolistica esistente è possibile ampliare del 50% le superfici esistenti». La delibera, «va anche a correggere un refuso su parte dell’area che interessa lo stabilimento balneare in oggetto che fino ad ora non ricadeva né nel territorio di Pesaro, né in quello di Gabicce Mare. Andiamo a rettificare i confini inserendo l’area nel Comune di Pesaro. 

Redaelli, ha ribadito la sua contrarietà alla delibera su due punti di vista: tecnico e politico. Nel primo caso: «Parliamo di una delibera che va a formulare uno stralcio al Prg quando sarebbe stato più opportuno passare dal Piano spiaggia. I 35mq di superficie in oggetto, segnano un punto di non ritorno sul disegno di uno strumento che, stando alla discussione di oggi, credo non sia nemmeno in previsione. Non si può andare avanti di deroga in deroga». Sul piano politico, la delibera non convince Redaelli perché, «l’urbanistica ha regole e strumenti che servono per tutelare i diritti di tutti. In questo caso, in 12mq, si è riusciti a sottovalutare un elenco impressionante di tematiche».  

Malandrino (FdI): «Ci stiamo muovendo troppo spesso sulle varianti. A maggior ragione in questo caso: siamo in un parco e abbiamo un parere negativo della Capitaneria di porto. Non capisco questa fretta». 

Mariani (il Faro): «È dal 1999 che chiediamo un Piano spiaggia. Dobbiamo farlo entro il 2022, non possiamo più permetterci di derogare. È imprescindibile averlo, dopo oltre 20 anni, per evitare incongruenze». 

Andreolli: «La delibera evidenzia che, ad oggi, non è di particolare interesse sviluppare un Piano spiaggia nel Parco, da sempre promesso e mai fatto. Senza l’adozione di questo strumento si procede con una serie di interventi ad hoc fatti in risposta alle richieste dei privati. La Capitaneria ha dato parere contrario perché ci si è mossi “al di fuori di una programmazione”, una fase, appunto, che non mi pare l’Amministrazione abbia avviato».  

«Entrambe le posizioni hanno valore – ha detto Rossi (Europa Verde), riferendosi alle dichiarazioni di maggioranza e opposizione -. Il tema non è la delibera ma l’inefficienza dell’amministrazione, che non può essere causa di problemi per i cittadini».  

Dallasta (Lega): «Se legittimi un’attività, la stessa, un domani, potrà chiedere un ampliamento. Invito l’Amministrazione a rivedere gli strumenti urbanistici: non si capisce più quali siano i vincoli, con le varianti, ad oggi, si può fare tutto e il contrario tutto».