Spopola tra facebook e instagram una immagine da cartolina, bello lo scatto a grandangolo ma un po’ meno bello il soggetto, un luogo arcinoto del litorale marchigiano nei pressi della valle del Misa. Il soggetto? Le mitiche piramidi di Cesano. Quanto alla foto è stata scattata da Manlio Didimi, ed è stata pubblicata da “Architerror”, sito web di satira e di intrattenimento dedicato a “the dark side of architecture” – il lato oscuro, o nero se preferite, dell’architettura. Su FB, la pagina di Architerror ha oltre 110mila follower ed è gestita da un architetto bresciano, Massimo Adiansi: raccoglie il meglio del peggio dell’architettura internazionale.
Il viaggio di Architerror è davvero internazionale, grazie alle migliaia di segnalazioni ogni anno dei lettori. «E’ una comunità partecipativa – ha spiegato Adiansi al Giornale di Brescia – dove io non fotografo praticamente più. Ho sempre la casella piena, e le immagini arrivano anche dall’estero. Però la maggior parte delle architetture è di casa nostra. La Bella Italia, quindi, non è così bella».
Dunque torniamo alle Piramidi della Cesanella. Architerror, nel suo post, le descrive in modo molto divertente, e come sempre sia in italiano che in inglese, con una particolare attenzione per ogni lingua per lo slang comico ed i giochi di parole.
Questo è il testo del post diventato in poche ore virale, con migliaia di like e centinaia di condivisioni e commenti divertiti.
Le piramidi mesomarchigiane di Cesan Itzà sul litorale della penisola dell’Anconetan. Dedicate al dio delle discoazteche Mixcocktl, durante le assemblee di condominio vi si svolgono sacrifici umani finalizzati ad ottenere finanziamenti quali l’aztecobonus o il sismayabonus.
The Mesomarchigian pyramids of Cesan Itzà on the coast of the Anconetan peninsula. Dedicated to the god of azteakhouses Sir Loin, during summer’s solstice human sacrifices are carried out to disMaya thieves from getting inside or simply threatening people that prefer Ketchup to Maya
Foto Manlio Didimi