Pesaro

Arretramento della ferrovia, Ruggeri e Mazzanti (M5S): «Evitare lo scempio di Fosso Sejore e assicurare la vivibilità delle città costiere»

Per i consiglieri regionali e comunali l'obiettivo è trovare altre risorse ma l'invito è ad abbassare i toni per non perdere l'occasione di portata storica

Il vecchio e il nuovo tracciato della ferrovia su Pesaro

PESARO – Arretramento ferrovia, l’obiettivo dei pentastellati Marta Ruggeri e Tommaso Mazzanti è «evitare lo scempio di Fosso Sejore e assicurare la vivibilità delle città costiere»

«Insistere nelle polemiche non risolverà i problemi, anzi alimenterà un clima di attriti e diffidenze, che è l’esatto contrario di quanto serva per ottenere risultati a vantaggio di tutto il territorio in merito all’arretramento della ferrovia adriatica». E’ questo l’appello di Marta Ruggeri, capogruppo dei 5 Stelle in consiglio regionale, e di Tommaso Mazzanti, capogruppo in consiglio comunale a Fano, per evitare che «decisioni di portata storica» si perdano nel battibecco politico tra le parti.

Si parla si 1,2 miliardi per Pesaro che hanno generato polemiche tra il sindaco Ricci l’assessore regionale Baldelli e la consigliera Pd Micaela Vitri.

«Un progetto del genere – proseguono Ruggeri e Mazzanti – deve essere realizzato nell’interesse della comunità e non di una singola realtà, quindi il primo passo è coinvolgere i Comuni della costa e, in concorso con la Regione, adottare una linea condivisa, che permetta di trattare con il Ministero da una posizione di maggiore forza e che assuma due principi base: l’utilità diffusa, appunto, e la sostenibilità ambientale».

Proseguono: «Non è possibile che solo Pesaro si avvantaggi dall’arretramento della linea ferroviaria, mentre altri Comuni dovranno continuare a convivere con l’attuale barriera urbanistica rappresentata dalla tratta e, in un prossimo futuro, anche con il disagio ulteriore provocato dal potenziamento del trasporto merci. Entro il 2030 sulla dorsale adriatica è infatti previsto il passaggio di quasi 180 convogli al giorno, uno ogni 8 minuti. Si deve evitare inoltre che il progetto abbia un impatto devastante su luoghi di elevato pregio ambientale come Fosso Sejore». La conclusione è che «solo sulla base di questi criteri il progetto di arretrare la linea ferroviaria Adriatica si configurerebbe come una vera occasione per il nostro territorio».

Ecco perché Ruggeri e Mazzanti auspicano «una mobilitazione vasta e trasversale, dagli enti locali fino ai rappresentanti del territorio nei palazzi romani, affinché vengano reperite ulteriori risorse per un progetto di portata complessiva che possa assicurare la vivibilità delle città costiere, scongiurando anche la necessità delle barriere antirumore».