Non si placano le polemiche rispetto all’arretramento della Ferrovia. Dopo il botta e risposta tra il sindaco di Pesaro Matteo Ricci e l’assessore regionale Baldelli che aveva definito la proposta “irricevibile” anche Micaela Vitri, consigliera regionale Pd, si inserisce nel dibattito. Sono previsti 1,2 miliardi per portare la stazione nella zona di Strada dei Cacciatori togliendo parte del tracciato dal mare.
«L’abilità distruttiva della giunta Acquaroli è allarmante – dichiara la Consigliera regionale Micaela Vitri. Ma che idea hanno dello sviluppo? Vogliono dirottare turisti nel versante tirrenico? Vogliono continuare a fare viaggiare le merci su gomma, con insostenibili costi del gasolio e inquinando le nostre strade? In un anno e mezzo il Presidente della Regione e i suoi assessori – prosegue Vitri – nella nostra provincia sono riusciti a fare perdere nella sanità un ospedale nuovo di secondo livello che avrebbe abbattuto la mobilità passiva verso la Romagna e ben 7 postazioni di guardia medica (tra chiuse totalmente e parzialmente) solo per citare le cose più evidenti. Ora, come se non bastasse, a rischio l’accordo Amazon quale principale polo logistico del centro Italia all’Interporto di Jesi e la velocizzazione a 200 km/h della linea Bologna-Lecce. Due opportunità strettamente legate per lo sviluppo economico anche per la nostra provincia».
«Il programma di interventi di 5 miliardi per il potenziamento della direttrice adriatica – aggiunge Vitri – è un investimento storico, perché farà tornare centrale questa linea ferroviaria che riguarda cinque Regioni. Il rischio altrimenti sarebbe di essere tagliati definitivamente fuori dai grandi flussi di trasporto delle merci e dei passeggeri».
Poi la frecciata a Baldelli. «Mi lascia allibita l’intervento dell’assessore Baldelli che invece di essersi impegnato per ottenere di più, ha lavorato per ostacolare quanto già ottenuto da Pesaro. Eppure proprio lui durante un incontro nella Commissione consigliare Infrastrutture Viabilità e Trasporti, di cui sono componente, il 20 gennaio aveva dichiarato di essere favorevole all’arretramento proposto da Pesaro e che sarebbe stato il punto di partenza per proseguire poi in altri punti della costa, con ulteriori canali di finanziamento. Proprio per questo aveva chiesto delle manifestazioni di interesse a tutti gli altri Comuni».
«Cosa è successo in meno di 3 mesi? Non voglio pensare che l’assessore abbia cambiato idea solo per contrastare il risultato di Pesaro, che aveva presentato nel 2019 un’ipotesi progettuale. Non mi pare nemmeno logico che pretenda di avere tutto subito dal Governo, che ora stanzia 5 miliardi per 5 Regioni, senza nemmeno uno straccio di progetto. Sarebbe certamente più funzionale e strategico inserire altri territori nell’arretramento ferroviario a partire da Fano, ma per raggiungere questo obiettivo occorre che l’assessore Baldelli sviluppi progetti per intercettare le risorse. Cosa fattibile grazie all’inserimento della tratta nella linea europea Ten-T – conclude Vitri».