PESARO – Un progetto ambizioso, di cui si parla da anni. Ma che ora viene rilanciato anche dal ministro Dario Franceschini. Quello di arretrare la ferrovia. E creare una pista ciclabile lungo il mare adriatico.
Il ministro in una intervista al Corriere della Sera ha detto: «Da Pesaro a Termoli c’è una vecchia linea ferroviaria che danneggia 500 chilometri di costa passando a pochi metri dal mare. Proviamo a pensare a un’alta velocità spostata all’interno, a fianco dell’autostrada. E alla vecchia linea che diventa la più lunga e incredibile ciclabile d’Europa sul mare, cucendo tra loro decine di località balneari».
Il sindaco di Pesaro è entusiasta dell’idea e pensa già ai fondi europei. «Alta velocità adriatica e arretramento della ferrovia lungo l’autostrada per lasciar posto alla ciclabile più lunga d’Europa». Una idea «da sostenere con forza». Si tratta tra l’altro di un punto inserito nel piano strategico ‘Pesaro 2030’ su cui Ricci si dice «pronto, come sindaco, a riprendere e rilanciare la battaglia. Coinvolgendo tutti i Comuni dell’Adriatico interessati».
Ma come finanziarla? «Arriveranno miliardi con il Recovery Fund dall’Europa e dobbiamo investirli in progetti strategici. L’alta velocità Bologna-Bari cambierebbe il Paese per il trasporto merci e persone, verso i porti del sud e verso l’oriente. Al tempo stesso libererebbe un lunghissimo tratto di litorale da Pesaro a Termoli (Marche, Abruzzo e Molise) dalla ferrovia, creando un rilancio turistico inimmaginabile, con la possibilità di allungare la ciclabile Pesaro-Fano su tutto il litorale adriatico. A Pesaro abbiamo inserito questo progetto nel nostro piano strategico ‘Pesaro 2030’».