In una Milano che, dopo due anni di emergenza pandemica, torna ad essere protagonista mondiale del design, con la 60esima edizione del Salone del Mobile e il Fuorisalone 2022 dal 6 al 12 giugno, c’è spazio anche per un talento marchigiano, Samuel Costantini alias Dal Furlo.
L’artista e scultore di Fano sarà ospite, per tutta la settimana, della Galerie Philia in occasione della mostra organizzata per la Design Week 2022, al fianco di numerosi altri designer contemporanei come Morghen, Andrés Monnier, Jérôme Pereira, Cristián Mohaded, Pierre de Valck. L’esposizione svelerà opere di design inedite, in una grande e curata installazione intitolata Temenos. Nello spazio di 220 metri quadrati della fabbrica Necchi di Baranzate, il progetto Temenos – nato dall’unione di Galerie Philia con Studiopepe – trae ispirazione dall’antica Grecia, e segue un filo conduttore di simbologie e rinnovo spirituale attraverso la natura, in dialogo costante con l’architettura industriale circostante.
Samuel Costantini sarà uno dei protagonisti della mostra, la sua connessione con il paesaggio ricco di bellezza, la sua conoscenza degli elementi, il legame con il territorio, i metalli pregiati spesso e le tecniche che arrivano dal passato si fondono alla ricerca del nuovo, dando vita ad una sinergia perfetta tra le opere Dal Furlo e il progetto Temenos. Per questa occasione, l’artista ha realizzato tre ciotole in ottone anticato con funzione di lampade ad olio, su un supporto in metallo trattato anch’esso con l’acido cloridico per ottenere l’effetto finale anticato. Gli elementi d’arredo creati dal designer sono vere e proprie opere scultoree realizzate con materiali preziosi, ma di recupero come rame, bronzo e ottone a cui vengono date nuove forme e nuova vita. Ogni pezzo è unico e trasmette il suo forte legame con la natura circostante.
L’arte di Samuel Costantini è profondamente legata alla Gola Del Furlo, un luogo ricco di bellezza creato grazie alla forza del fiume Candigliano che nel corso dei millenni ha eroso e scolpito le imponenti pareti rocciose creando così la gola. Dopo una lunga esperienza come artigiano nell’azienda del padre, l’artista ha avviato una propria attività con il desiderio di creare e sperimentare liberamente. Oggi collabora con importanti interior design studio come Secretcape che ha sede a Londra, Los Angeles e New York o con alcuni famosi marketplace come Phila Gallery, Artemest e 1st Dibs.
«Ho sempre creduto che realizzando le proprie creazioni si possa donare all’oggetto qualcosa e il mio pensiero venisse trasmesso attraverso le mie mani». Così Samuel descrive la sua passione, il suo bisogno di creare, di dar vita alla “materiale grezza” fondendo gli elementi naturali tra di loro, di creare oggetti con le sue sapienti mani per esprimere sé stesso e rendere omaggio alla natura e alla sua terra.
I suoi oggetti sono straordinarie opere d’arte, tavolini, specchi, vasi, ed elementi d’arredo creati con materiali preziosi, ma di recupero come rame, bronzo e ottone a cui vengono date nuove forme e nuova vita. Ogni pezzo è unico, i materiali si fondono tra loro e con l’anima dell’artista che trasmette qualcosa di sé e della sua terra in ogni opera. Ne sono un esempio la ciotola in ottone Bark, che come la tela di un ragno unisce la corteccia a pezzi di un albero caduto, le sue fibre sottili si intrecciano e creano una struttura complessa. Il portacandele Underwood, pezzi di corteccia staccata dal tronco, realizzati in ottone, dimostrano come la natura cambia forma e cambia pelle lasciando a terra i segni o ancora il vaso Germoglio, in rame riciclato e battuto a mano, un piccolo germoglio che inizia a vedere la luce sotto un tappeto di foglie cadute, rappresentando il ciclo della vita continua con tutti i suoi colori.