Pesaro

Asili d’Appennino, dimore di creatività: nove comuni marchigiani mettono in rete i loro edifici più belli

Fanno parte dell’area interna dell’Appennino basso pesarese e anconetano. Sono Acqualagna, Apecchio, Arcevia, Cagli, Cantiano, Frontone, Piobbico, Sassoferrato, Serra Sant’Abbondio. Capofila l’Unione Montana del Catria e Nerone

Sentiero sul Gruppo Catria, veduta su Serra Sant'Abbondio. Foto Cai di Fabriano

Nove Comuni dell’area interna dell’Appennino basso pesarese ed anconetano – Acqualagna, Apecchio, Arcevia, Cagli, Cantiano, Frontone, Piobbico, Sassoferrato, Serra Sant’Abbondio, con capofila l’Unione Montana del Catria e Nerone – hanno fatto la scelta coraggiosa di mettere in rete i loro edifici storici più belli, castelli e palazzi, per farne dimore della creatività. Li chiamano “Asili di appennino”, dove asilo sta per luogo accogliente ed ospitale, aperto alla comunità, agli artisti e ai visitatori, ricco di eventi, iniziative di formazione, percorsi eno-gastronomici, spettacoli, attività di marketing territoriale, e tanto altro.

Il progetto non è nuovo e si inquadra all’interno della Strategia Nazionale delle Aree Interne (SNAI), ma nuovo è il brand “Alte Marche Creative. Cuore accogliente dell’Appennino”, che finalmente lo rende operativo, grazie ad una virtuosa collaborazione tra pubblico e privati, comuni da un lato, cooperative e imprese culturali dall’altro, ed in mezzo l’aiuto ed il sostegno di fondi regionali e comunitari.

Le Cooperative sociali Opera – capofila del raggruppamento – e La Macina Ambiente, la Cooperativa Happennines, l’Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata e OTI-Officine Teatro Italiano, a seguito dell’elaborazione progettuale di Marchingegno, si sono aggiudicate a fine 2019 con il progetto SinAPsi elaborato da Marchingegno il Bando indetto dalla Regione Marche – POR Marche FESR 2014/2020 – Asse 3 – OS 8 – Azione 8.2 – a “sostegno alla competitività delle imprese nelle destinazioni turistiche, attraverso interventi di qualificazione dell’offerta e innovazione di prodotto/servizio, strategica e organizzativa”, azione compresa nella programmazione coordinata dall’Unione Montana del Catria e Nerone, capofila per i nove comuni aderenti.
In tal modo possono disporre di 472.619.79 euro, quale quota di cofinanziamento al 50% del progetto che coinvolge il Castello Della Porta di Frontone, il Museo del Tartufo di Acqualagna, il Torrione e Soccorso coverto di Cagli, il Complesso di Sant’Agostino di Cantiano, Palazzo Ubaldini di Apecchio, Palazzo degli Scalzi a Sassoferrato, Palazzo dei Priori di Arcevia, il Palazzo – Castello Brancaleoni di Piobbico e l’ex – municipio di Serra Sant’Abbondio.

Il circuito di “Alte Marche Creative”

All’interno di “Alte Marche Creative”, ciascun Asilo diviene porta di accesso a un circuito di attività, eventi, servizi fortemente integrati fra loro, coerenti con le vocazioni e le storie di ciascun sito ma al tempo stesso interconnessi; spazio dunque alla promozione integrata delle aree interne, alle vetrine delle specificità agro-alimentari ed artigianali locali, a un sistema di bigliettazione unico e integrato, ad informazioni in rete sulla ricettività, l’accoglienza turistica, le attività commerciali. Spazio anche ad una programmazione di eventi coordinata, che sarebbe dovuta partire alla grande nei mesi scorsi ma che è stata ridimensionata a causa del Covid-19; alcune iniziative sono comunque già partite ed è stato un successo, tra cui – dal 9 al 14 agosto scorsi – “Alte Marche 2020, Altra Musica”, un festival mobile di suoni dal mondo per scoprire angoli insoliti, fiumi bellissimi, castelli, piazze, chiese, luoghi simbolici del territorio intorno ai monti del Catria e Nerone. Info: www.altemarchecreative.it

Questi gli Asili d’Appennino:

1 – Acqualagna, Museo del Tartufo

Il Museo nasce per tutelare, trasmettere e valorizzare il denso sistema di relazioni antropologiche, sociali e culturali di un prodotto della terra d’eccellenza, così misterioso, così antico e così prezioso. Un percorso di scoperta dell’universo tartufo articolato in tre sezioni, ciascuna associata ad una chiave di lettura esperienziale: ”Scoperta”, “Iniziazione”, “Rarità”. Il Museo dispone di uno spazio attrezzato come per incontri gastronomici, corsi di cucina. Insieme alla “Casa natale di Enrico Mattei” e all’ “Antiquarium Pitinum Mergens” forma la rete museale comunale.

2 – Apecchio, Palazzo Ubaldini – Museo dei fossili e minerali del Monte Nerone

Il museo dei Fossili e Minerali del Monte Nerone è ubicato nella suggestiva cornice dei sotterranei dell’antico Palazzo Ubaldini, quelli che un tempo erano lavanderie, stalle, dispense, magazzini, armerie. Nel museo sono esposte non solo le importanti collezioni paleontologiche di materiale locale (di notevole valore scientifico), ma anche resti fossili provenienti da altre aree, sia italiane che estere, come resti di sauri, di paleomammiferi, ecc. (orsi, tigri dai denti a sciabola, ecc.). Pannelli esplicativi illustrano le peculiarità geologiche, ambientali e paesaggistiche che caratterizzano il territorio da cui provengono.

3 – Arcevia, Palazzo dei Priori

Il Palazzo dei Priori è un monumentale edificio del XIV secolo, al cui interno si trova anche il Teatro Misa, una preziosa “bomboniera” ricostruita nel 1840 secondo lo stile del classico teatro all’italiana. Il Teatro riaperto nel 2015, è sede di stagioni teatrali per ragazzi ed adulti, che coinvolgono il pubblico di tutto il territorio. Il palazzo ospita mostre d’arte contemporanea, vedi la rassegna “Ar[t] cevia – International Art Festival” e il Premio internazionale di scultura “Edgardo Mannucci”. Una parte di Palazzo dei Priori inoltre è Sede espositiva del pittore arceviese Giuseppe Gigli.

4 – Cagli, Torrione e Soccorso Coverto

I due monumenti rappresentano i resti seducenti dell’intervento di fortificazione voluto dal Duca Federico da Montefeltro e affidato all’architetto militare, Francesco di Giorgio Martini. L’imponente Torrione oggi accoglie nei suoi affascinanti spazi Il Centro per la Scultura Contemporanea, con opere di Mattiacci, Kounellis, Zorio, Nagasasawa, e altri importanti artisti. La raccolta alimenta la vocazione creativa della città, che si esprime anche nel magnifico 800sco teatro comunale con le sue residenze d’artista, o nel Museo archeologico che racconta la ricchezza dei trascorsi storici.

5 – Cantiano, Complesso di Sant’Agostino

Il Museo della Turba costituisce il contenuto più caratteristico dell’ex convento agostiniano e omaggia tutti coloro che, nei secoli, hanno tramandato la tradizione del Venerdì Santo. L’allestimento, ricco di reperti, ricostruzioni e dispositivi interattivi, racconta una tradizione secolare che, dalle processioni medievali dei flagellanti, si è evoluta fino all’attuale spettacolare momento di teatro sacro popolare. Il Museo archeologico e della Via Flaminia “G. C. Corsi”, l’archivio storico, la sala conferenze – con maestose opere di Oscar Piattella – e la sala teatro Capponi, completano gli spazi e le potenzialità del complesso.

6 – Frontone, Castello della Porta

Il Castello di Frontone, con la sua storia, la sua imponenza e i suoi spazi suggestivi, esprime il proprio valore architettonico e storico nella valenza di contenitore culturale, ospitando mostre ed esposizioni – soprattutto di arte contemporanea e di sperimentazione elettronica – spettacoli, eventi, banchetti e cerimonie. I suoi ambienti di uso quotidiano (cucine, stalle, prigioni), le sale e i saloni residenziali, i recenti allestimenti e supporti tecnologici, ci catturano in un percorso di scoperta del passato, di usi e costumi, di tradizioni, offrendo ogni volta una nuova emozione.

7 – Piobbico, Palazzo Brancaleoni

Il Castello Brancaleoni rappresenta il fulcro della storia di Piobbico. Residenza della famiglia dei Brancaleoni, che dominò il territorio dall’anno 1000 fino a metà del xv secolo, nella sua evoluzione architettonica, il suo aspetto finale è quello di un imponente Castello Palazzo con 130 stanze. L’alternarsi di saloni, spazi domestici, corti e cortili, sale con ricchi stucchi e ambienti di lavoro, permette di valorizzare i contenuti che oggi ospita e che raccontano la storia locale, le tradizioni della civiltà contadina, le particolarità geologiche e ambientali, nonché di accogliere eventi gastronomici e culturali.

8 – Sassoferrato, Palazzo degli Scalzi – Residenza creativa

Il seicentesco Palazzo degli Scalzi ospita la Galleria d’Arte Contemporanea Mam’s (unica sul panorama regionale), un cortile interno attrezzato con palco per spettacoli, spazi per mostre, bookshop, sale convegni, una residenza creativa, ed un co-working che sarà attrezzato con device tecnologici per la realizzazione di opere multimediali. La struttura nasce per essere un vero e proprio “hub culturale” del territorio, per favorire la contaminazione e l’incontro e il confronto costante e intenso fra varie e infinite forme di creatività.

9 – Serra Sant’Abbondio, Ecomuseo della civiltà umbro–marchigiana

Nel centro del borgo sorgerà un ecomuseo dedicato alla storia e all’identità attuale delle comunità appenniniche che risiedono in questo territorio. Si tratta di un patrimonio culturale e umano fatto di antichi saperi e mestieri, di usanze e di valori culturali ereditati di generazione in generazione. Il rapporto unico e armonioso con l’ambiente naturale rappresenta l’eredità di comunità più viva ed importante, che l’ecomuseo intende custodire e valorizzare tanto per gli abitanti locali quanto per i turisti.