PESARO URBINO – Confindustria, associazioni sindacali e datoriali insieme per creare un punto di incontro tra aziende e lavoratori sulla formazione e l’occupabilità.
Il Tavolo dovrà contribuire all’analisi delle esigenze del territorio in termini di politiche per il lavoro, sostegno alle imprese, raccordo con il mondo della scuola e dell’università, formazione dei lavoratori, processi di riqualificazione per i lavoratori di imprese o settori in crisi; inoltre, potrà costituire un unico interlocutore per la Regione Marche e una sede di confronto relativamente ai risultati e alle criticità delle azioni realizzate dall’amministrazione regionale, favorendo di conseguenza una proficua occasione per eventuali correzioni ed emendamenti, anche alla luce degli ambiziosi programmi contenuti nel Piano per la specializzazione intelligente e relativo all’utilizzo delle risorse comunitarie per il settennio 2021-2027.
«Il nostro obiettivo primario è ricreare una sede di confronto istituzionale e continuativo che, pur nel rispetto e nell’assoluto riconoscimento delle prerogative della Regione Marche, possa contribuire fattivamente alla pianificazione, progettazione e gestione delle politiche per il lavoro e per la formazione che impattino positivamente su imprese e lavoratori della nostra provincia». Così Alessandra Baronciani, presidente di Confindustria Pesaro Urbino e portavoce del G10, il gruppo che rappresenta tutte le associazioni di categoria del pesarese, presentando il Tavolo per la promozione dell’occupabilità insieme ai leader provinciali di Cgil, Cisl e Uil. «Sono convinta che in questo momento ci sia assoluto bisogno di responsabilità – ha proseguito Baronciani – e questo progetto, che non ha bandierine e guarda a imprese e lavoratori, è un buon esempio di come gli interessi che rappresentiamo sono meglio tutelati. Una buona pratica che mettiamo anche al servizio della politica».
Nel 2021, il tasso di occupazione in provincia di Pesaro Urbino era al 67,5% (+2,6% rispetto all’anno precedente e superiore alla media delle Marche, pari al 64,1%), con 153 mila occupati (85 mila uomini e 68 mila donne), dei quali 43 mila nell’industria e 9 mila nelle costruzioni; il tasso di disoccupazione era del 5,5% (7,1% nelle Marche).
«Questo protocollo rappresenta per noi un importante segnale di coesione del mondo del lavoro – ha dichiarato Roberto Rossini, segretario generale provinciale Cgil -. Un primo passo, seppur limitato che deve spingere tutti, confederazioni sindacali e associazioni delle imprese, ad operare in una visione strategica finalizzata al superamento di questa difficile fase storica, tentando allo stesso tempo di elaborare e condividere nuovi obiettivi e prospettive per lo sviluppo futuro del tessuto produttivo ed economico della nostra provincia».
«Il protocollo sottoscritto oggi ha un grande valore anche in termini di condivisione di percorsi strategici finalizzati alla crescita dell’occupazione di qualità nel nostro territorio – ha aggiunto Maurizio Andreolini, responsabile Cisl Pesaro Urbino -, e la formazione è senza dubbio uno dei fattori di sviluppo maggiori anche in prospettiva futura. Siamo soddisfatti del percorso fatto in questi mesi, con la regia prima del presidente Papalini ed oggi della presidente Baronciani e daremo, come sindacato, il contributo necessario affinché il Tavolo possa dare i migliori risultati».
«Un progetto sulla carta utile e ambizioso che ci auguriamo possa dare il via ad una serie di sinergie tra parti datoriali e sindacali sul territorio e da cui possano scaturire interventi fattivi ed iniziative pratiche volte al raggiungimento degli obiettivi preposti, ritenendo indispensabile mettere al centro della discussione, oggi più che mai, la tutela dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, in particolare delle categorie più fragili» ha sottolineato Paolo Rossini, segretario regionale Uil Marche.
«Sarà un Tavolo aperto – ha precisato Baronciani -, a partire dal prezioso contributo che potrà arrivare dagli altri soggetti che svolgono un ruolo nell’ambito delle politiche del lavoro e della formazione in ambito provinciale, come l’università, gli istituti scolastici, le agenzie formative e quelle per il lavoro».
«Sarà fondamentale intercettare i giovani, in particolare quelli che hanno rinunciato a cercare una occupazione – ha concluso Andrea Baroni, Direttore Confindustria Pesaro Urbino -: con la digitalizzazione del processo domanda-offerta che stiamo lanciando attraverso il portale Confindustria Job e nuove forme di comunicazione sui canali social, miriamo all’apertura di un dialogo con loro e al reclutamento di profili da condividere».