Pesaro

Attivo a Pesaro il “protocollo Zeus” contro la violenza domestica e gli atti persecutori

Il “protocollo Zeus”, messo a punto dalla polizia di stato, sviluppa un nuovo approccio operativo ed è già attivo in oltre 30 province italiane

PESARO – Attivo anche a Pesaro il protocollo Zeus per proteggere le vittime di violenza.
Il questore di Pesaro Urbino Raffaele Clemente e il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli, oltre alla dirigente dell’Ambito Territoriale Sociale 15 Carla Scarponi, hanno sottoscritto il Protocollo denominato “Zeus”, promosso dalla Polizia di Stato (nello specifico dalla Direzione Centrale Anticrimine del Dipartimento della P.S.), volto a diffondere sul territorio della provincia le buone prassi finalizzate ad implementare la capacità di contenimento e gestione delle violenze relazionali e dei rischi di vittimizzazione.

Il protocollo Zeus, nome che evoca il primo caso di maltrattamento nella mitologia greca, costituisce un modello d’azione innovativo ed efficace, che amplia l’efficacia dello strumento di natura amministrativa dell’Ammonimento del Questore previsto dalla legge per le condotte riconducibili alla violenza domestica e agli atti persecutori.

L’ammonimento, misura di prevenzione emessa direttamente dal Questore, è uno strumento importante perché, prima che si arrivi al procedimento penale, è possibile intervenire sul soggetto maltrattante evidenziando il disvalore sociale e penale della condotta. E’ una sorta di “cartellino giallo”, che avverte la persona che quello che sta accadendo è un fatto non accettabile e pericoloso.

L’obiettivo del Protocollo è di amplificare questo strumento attraverso un doppio, e più profondo, livello di prevenzione, non solo rivolto alla donna vittima di violenza, ma anche all’uomo maltrattante: concentrandosi anche sull’aggressore ed intervenendo sui suoi comportamenti, i benefici possono essere di gran lunga maggiori, in quanto un uomo violento può avere, potenzialmente, molte più vittime.

È il principio su cui si basa il “Protocollo Zeus”, messo a punto dalla Polizia di Stato, il nuovo approccio operativo già attivo in oltre 30 province italiane, e ora anche nella provincia di Pesaro Urbino.

Per proteggere e aiutare le donne, occorre considerare gli uomini non solo antagonisti e carnefici: rieducare, senza sminuire la gravità di quanto fatto ma facendola comprendere, è una strada. Il meccanismo è semplice: quando alcune condotte iniziano a destare preoccupazione, e si pensa possano sfociare in violenza, il questore emette un “ammonimento” per stalking o violenza domestica. L’uomo viene convocato e gli si intima di interrompere ogni forma di aggressione, e viene poi invitato a seguire un percorso di recupero in un centro specializzato nel contrasto alla violenza e per i conflitti interpersonali, offrendogli la possibilità di uscire dal domicilio familiare. L’alternativa di collocare l’uomo maltrattante ha la duplice funzione di decontestualizzare la condotta aggressiva e permettere alla donna di non essere allontanata, come normalmente avviene, ma rimanere nell’abitazione familiare anche al fine di non ulteriormente traumatizzare le eventuali vittime vulnerabili presenti, i figli. Con il protocollo Zeus si garantisce una risposta immediata e integrata ai fenomeni violenza offrendo all’ammonito un percorso trattamentale a cura di una equipe di professionisti, specializzati nel trattare le persone con problemi relazionali.