Pesaro

Pesaro, l’altruismo nella morte: espianto degli organi di una 55enne che danno speranza ad altri pazienti

Una pesarese ha donato fegato, cuore e reni. Intervento al San Salvatore. Carelli dell'Ast: «Un gesto che riaccende altre vite»

PESARO – La solidarietà anche nella morte. Nuovo prelievo di organi l’Ospedale S. Salvatore di Pesaro dell’AST Pesaro Urbino la scorsa settimana: cuore, fegato e reni che doneranno la vita ad altri pazienti.

Sono state attivate e portate a termine le procedure per prelievo multiplo di organi e tessuti, donati da una paziente di circa 55 anni, italiana, residente nella provincia, ricoverato nell’Unità Operativa di Rianimazione.

Gli organi e tessuti risultati idonei al trapianto sono stati il cuore, il fegato e i reni i quali sono stati destinati rispettivamente all’Azienda Sanitaria Universitaria di Udine (cuore) all’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova (fegato e un rene) e all’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona (un rene).

«Vogliamo esprimere cordoglio alla famiglia – spiega il direttore Generale dell’Ast Pu Alberto Carelli -. Ancora una volta la generosità dimostrata in un momento così doloroso dalla persona deceduta e dai suoi congiunti e l’impegno dei sanitari hanno reso possibile riaccendere la speranza per altre vite. Allo stesso modo la forte motivazione dei Coordinatori Medici e di tutti i sanitari dedicati alla procedura ha permesso di ottenere una sempre maggiore diffusione delle pratiche di donazione e trapianto sul territorio regionale e nazionale».

Le procedure medico legali inerenti l’accertamento della morte cerebrale, quelle organizzative relative al prelievo e trasporto degli organi e le verifiche cliniche dell’idoneità degli organi al trapianto, sono state condotte dal Collegio Medico composto da medici della Rianimazione, della Neurologia e della Direzione Ospedaliera, in collaborazione con il personale infermieristico della Rianimazione, del Blocco Operatorio e con i tecnici di elettroencefalografia.
«Il ringraziamento va a tutto il personale coinvolto – aggiunge Francesco Mazzanti coordinatore locale per l’attività di prelievo e donazione organi e tessuti –, una sinergia fondamentale per permettere la piena riuscita della procedura. Inoltre hanno contribuito all’effettuazione delle procedure suddette e alle verifiche cliniche previste dalle norme di legge gli specialisti di Anatomia Patologica, Laboratorio Analisi, Oculistica, Urologia, Chirurgia, Cardiologia, Radiologia, Dermatologia, Nefrologia, ecc. dell’Ospedale  S. Salvatore. I prelievi di organi e tessuti sono avvenuti grazie alla perfetta organizzazione del personale infermieristico di sala operatoria dell’Ospedale S, Salvatore che ha collaborato con le equipe chirurgiche degli Ospedali di Udine, Padova e Ancona nelle attività necessarie, che hanno comportato l’impiego di tecniche all’avanguardia per il mantenimento delle condizioni di idoneità degli organi prelevati al successivo trapianto».

«Il lavoro svolto dai professionisti della rete delle donazioni e dei trapianti sta a testimoniare una realtà che rappresenta un’eccellenza a livello nazionale – dichiara il Vice Presidente della Giunta e Assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini -. Un doveroso ringraziamento va alle famiglie dei donatori per il gesto di grande generosità che permette di salvare vite e ad ogni singolo operatore e professionista di questa rete virtuosa».

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