Pesaro

Biosfera di Pesaro, Dallasta: «Costi elevati, ora non ci sono i soldi per toglierla. Ricci provveda»

La sfera led simbolo della Capitale della Cultura è ancora in piazza. Il consigliere FI: «Inaccettabile scelta dell'ex sindaco Ricci»

PESARO – Biosfera, il consigliere regionale Forza Italia Giovanni Dallasta critica l’ex sindaco Matteo Ricci. «Ricci ha voluto la biosfera – la palla luminosa in Piazza del Popolo – ed ora deve trovare il modo, con i suoi poteri “magici”, di togliercela di torno. La palla, con i suoi 4 metri di diametro e con oltre 2 milioni di Led,  doveva essere il simbolo di Pesaro 2024 e portare con sé vari significati quali: sostenibilità, cambiamento climatico, dialogo con la città. Il costo dell’operazione è stato di 750 mila euro.

In realtà, al di là della novità che ha rappresentato i primi mesi dopo l’installazione, non sembra aver avuto un successo così sperato ed ora ci rimangono solo: un monitor circolare con messaggi indefiniti talvolta anche angoscianti, i costi dell’elettricità per alimentarla che non sono trascurabili, i costi della manutenzione e il problema che non riusciamo a spostarla. Ricci non è nuovo a questi azzardi, ad opere costose di dubbio utilizzo e ad installazioni d’effetto con un ritorno che finisce il giorno dopo dell’inaugurazione e delle quali rimangono solo i costi e zero benefici».

Dallasta sottolinea: «Vogliamo ricordare la ruota panoramica installata prima in piazzale Aldo Moro e poi in piazzale della Libertà con devastazione dei giardinetti, nel 2020 “dinner in the sky”, ristorante a 75 metri di altezza costo della cena da 79 a 159 euro – non proprio per alla portata di tutti – per non parlare delle opere su edifici, in particolare la piscina di Villa San Martino dove si sono spesi più soldi di quelli previsti ultimandone solo metà o l’Auditorium dove si è passati da 2 a 12 milioni di euro, entrambe le strutture ora sono a carico dell’Amministrazione e la loro gestione è solo costosa.

Il “povero” sindaco Biancani si è trovato, già dal giorno dopo del suo insediamento, a fare i conti con i costi delle opere lasciate da Ricci. Ha provato da subito ad affibbiare “gratuitamente” la Biosfera al sindaco di Agrigento che dopo una veloce indagine sui costi per lo smontaggio e trasferimento (quasi 150 mila euro), ha rifiutato l’offerta “trappola” tesa dal pesarese. Morale: la palla sta in piazza perché non abbiamo i soldi per spostarla.

Quando un sindaco decide di fare o installare un’opera dovrebbe anche usare il buon senso e valutare quanto quest’opera grava sulle tasche dei cittadini e non solo pensare a se stesso e alla propria immagine per un bisogno compulsivo di protagonismo. Non possono i pesaresi essere costretti a sostenere i costi di una cosa che non serve più e in quel posto è anche fastidiosa, questa cosa è inaccettabile, Ricci deve farsi carico di spostare la Biosfera, lui l’ha messa e lui la deve togliere».