PESARO – Arretramento della ferrovia, il caso diventa sempre più scontro politico.
Il sindaco Andrea Biancani, dopo le notizie legate alla manovra finanziaria del Governo che taglierà le risorse destinate alle infrastrutture ferroviarie dei prossimi 10 anni, sbotta: «Basta distrarre i cittadini con progetti non realizzabili. Pesaro e Fano perdono gli 1,8 miliardi, già stanziati, che consentivano il miglioramento e la velocizzazione della linea ferroviaria».
Una “mannaia” che peserà su quelle del nostro territorio. «La Regione Marche ha giocato male le sue carte:ha preferito spingere su Rfi per un progetto irrealizzabile da 60 miliardi facendo saltare quello da 5 per l’intera Bologna-Lecce solo perché interessava l’arretramento di Pesaro-Fano».
La Giunta regionale aveva infatti chiesto a Rfi di realizzare uno studio di fattibilità per una nuova linea da far correre parallela all’Adriatica destinata solo all’Alta velocità. «Un progetto da almeno 60 miliardi di euro – chiarisce il sindaco Biancani -, se si pensa che il Governo abbia tutti questi soldi significa che si vuole credere ai sogni. Sono solo annunci per distrarre l’attenzione dal fatto che non c’è alcuna intenzione di procedere con l’altro progetto, quello del potenziamento della tratta Bologna-Lecce da 5 miliardi, in cui rientrava anche il bypass del tratto Pesaro-Fano; un intervento “storico” per il territorio, e per il quale erano già state assicurate nel bilancio 2022, le risorse necessarie». Progetto, ricorda il sindaco Biancani, «che avrebbe trasformato l’attuale linea ferroviaria in una Green line, un percorso verde e sostenibile dedicato alla mobilità ciclabile, pedonale e per mezzi pubblici elettrici, in grado di collegare i quartieri delle città coinvolte e quelle confinanti».
L’obiettivo di Palazzo Raffaello, per Biancani, «è distrarre i cittadini con un progetto purtroppo irrealizzabile, un vero saccheggio di risorse dal miglioramento della rete ferroviaria del nostro territorio. Un progetto che aveva già stanziati a bilancio, dall’allora governo Draghi, 1,8 miliardi di euro. Un’opportunità per tutta la costa marchigiana che rischiamo di gettare al vento bloccando tutte le Marche, e non solo Pesaro, in un ritardo infrastrutturale che penalizza e marginalizza lo sviluppo economico dei nostri territori».