PESARO – Caso fondi, alleanza Verdi Sinistra chiede trasparenza.
Gli affidamenti diretti contestati hanno il valore di oltre mezzo milione di euro. A riceverli due associazioni, Opera Maestra e Stella Polare. Il Consiglio Comunale ha bocciato la richiesta dell’opposizione di istituire una commissione di Inchiesta e il sindaco ha sottolineato che del caso si sta occupando la magistratura, massima forma di garanzia.
«La trasparenza è un obbligo morale oltre che di legge per la Pubblica Amministrazione. Per questo rispetto alla vicenda dell’affidamento diretto ad Opera Maestra e Stella Polare di eventi e servizi apprezziamo la scelta del Sindaco Biancani di bloccare i fondi e i progetti in sospeso e auspichiamo che la Commissione di Controllo e Garanzia faccia al più presto chiarezza, come stabilito anche dal voto del Consiglio Comunale del 30 luglio scorso, su proposta della maggioranza.
La trasparenza nella gestione dei fondi pubblici, la consapevolezza e la chiarezza nel motivare scelte, che quando parliamo di pubblica amministrazione si inseriscono sempre e comunque all’interno di un agire politico, che si parli di affidamento di servizi o di gestione del verde pubblico, sono alla base della fiducia dei cittadini nella politica».
Per il gruppo politico «è imprescindibile da un lato garantire la capacità e la possibilità da parte della società civile di poter individuare e denunciare eventuali irregolarità e, dall’altro, la determinazione da parte di chi amministra la città nel prendere i dovuti provvedimenti e vigilare affinché non si verifichino. Allo stesso tempo ci sembra alquanto improbabile e improponibile da parte di questa destra, nata e fondata da Silvio Berlusconi, a cui hanno anche intitolato recentemente l’aeroporto di Malpensa, assurgere al ruolo di paladini della legalità e di integrità morale.
Improbabile e improponibile da chi, come la Lega deve ancora restituire gran parte dei “49 milioni” che la magistratura ha stabilito le andassero confiscati come risarcimento per aver utilizzato in maniera illegittima soldi pubblici dei rimborsi elettorali.
Improbabile e improponibile da chi sperpera milioni di soldi pubblici per progetti faraonici, inutili e poco trasparenti come il ponte sullo Stretto di Messina. Improbabile e improponibile da quelli del “sistema” di Toti in Liguria.
Improbabile e improponibile da quelli che stanno nello stesso partito di chi porta illegalmente una pistola a una festa il 31 dicembre e spara per gioco ferendo un agente della scorta».