Pesaro

Crisi idrica Pesaro Urbino, Biancani: «Enel pulisca gli invasi, sono sotto al 50% di capienza»

Riunione in prefettura voluta dal sindaco di Pesaro. «Rivedere tempi e modalità per lo sfangamento. O non usciremo mai dalla crisi»

PESARO – Crisi idrica, il sindaco di Pesaro chiede a Enel di pulire gli invasi. È questo il cuore del problema centrato nel tavolo di lavoro che il sindaco di Pesaro Andrea Biancani ha richiesto con urgenza alla Prefettura, durante il quale sono stati chiamati a intervenire questa mattina la Regione Marche, la Provincia, Marche Multiservizi, Aset, Aato 1 Marche Nord – Pesaro e Urbino e rappresentanti del Gruppo Enel.

«Ho ribadito a Enel e Regione la necessità di rivedere tempi e modalità attualmente previsti per la pulizia degli invasi. Ogni altra soluzione non eviterà le crisi nei prossimi anni».

Gli invasi di Tavernelle, San Lazzaro e Furlo sono all’80% di volume possibile (circa 1,060,000 mc su 1.300.000 mc). Ma qui c’è un grave problema. I tre grandi bacini potrebbero avere una capienza di 2,8 milioni di metri cubi d’acqua. I sedimenti sul fondo oggi permettono un accumulo massimo di 1,3 milioni di mc. In pratica sotto il 50%.

«Ritengo che l’incontro sia stato positivo, abbiamo finalmente abbiamo messo in discussione il programma degli interventi, tempi e modalità che Enel e Regione Marche avevano condiviso, prendendo atto che allo stato attuale la crisi idrica non si sarebbe risolta».

Come ha ricordato il sindaco: «Con i progetti attualmente previsti, anche se si dovesse partire domani, e senza alcun’intoppo, servirebbero 15 anni prima di vedere sfangati i tre bacini del Furlo, San Lazzaro e Tavernelle. Avere un invaso pulito significa aumentare del doppio i tempi in cui è possibilità fornire acqua, che passerebbe dal mese mezzo attuale a circa due mesi e mezzo, per questo occorre agire subito».

Il progetto fin ora previsto avrebbe consentito un aumento di capacità dell’invaso del Furlo solamente del 10%, «quindi sarebbe insufficiente. Oggi grazie anche alla determinazione del Prefetto, il messaggio che ha ribadito la Regione è che nel 2029, termini di scadenza della convenzione, Enel dovrà riconsegnare i bacini puliti. Obbligo che Enel ha messo in dubbio, anche alla luce del fatto che l’attuale accordo prevede modalità per una durata di almeno 15 anni per il termine dei lavori, che non riuscirebbero a concludersi entro il 2029 (data di scadenza della convenzione)».

Alla luce dei fatti Biancani chiede a gran voce che «venga rivisto l’attuale progetto, altrimenti la crisi idrica non cesserà mai». Infine, «Ringrazio l’assessore regionale Aguzzi per la presenza e per aver condiviso il cambio di rotta. Ricordo, inoltre, che ad oggi è già previsto un Commissario Straordinario per l’emergenza idrica, invito la Regione a coinvolgerlo per chiedere risorse e accelerare i tempi. Ritengo che affrontare una situazione di emergenza con le procedure ordinarie e non straordinari, seppur in presenza della buona volontà di tutti gli enti coinvolti, è veramente difficile riuscire a cambiare rotta».