PESARO – Riceci e ricorsi vinti, il Pd Pesaro Urbino esprime «soddisfazione per la recente vittoria al TAR nelle vicende legate alla discarica di Riceci. Il Tribunale Amministrativo Regionale, in attesa della discussione del ricorso principale presentato dalla Società Aurora, ha rigettato le censure sollevate dal Comune di Petriano e dalla stessa Aurora, dando ragione alla posizione della Provincia».
Rosetta Fulvi, segretaria provinciale Pd, precisa: «La vittoria al TAR conferma l’impegno costante della Provincia di Pesaro e Urbino nell’agire con responsabilità, trasparenza e in difesa delle risorse naturali, culturali ed economiche che caratterizzano la nostra area. Un risultato il cui merito va al presidente Giuseppe Paolini e alla correttezza e serietà con cui ha portato avanti la posizione di un ente provinciale che, sotto la sua guida, mette al primo posto la protezione dell’ambiente e la sostenibilità, pur rispettando le normative».
Nelle scorse settimane è stato ribadito il “no” alla riduzione della distanza delle discariche dai centri abitati. E contestualmente era stato presentato un nuovo esposto alla Corte dei Conti presentato da Gianluca Carrabs, consigliere comunale di Urbino e membro dell’esecutivo nazionale di Europa Verde. La consigliera Vitri chiede che la Regione ponga il vincolo ambientale per mettere la pietra tombale.
«Un esito non conclusivo ma che rappresenta un passo importante nella difesa del nostro territorio e della salute dei cittadini. Voglio ricordare che il PD che rappresento – continua Fulvi – sulla discarica di Riceci non ha mai condiviso l’ubicazione, né la dimensione e tanto meno la costituzione di una società privata (Aurora) per la sua gestione. Una contrarietà più volte espressa ma che deve essere coniugata con la consapevolezza del fatto che il problema dello smaltimento dei rifiuti riguarda tutti e deve essere affrontato seriamente con soluzioni sostenibili e condivise con i territori. E soprattutto con l’attenzione ad un entroterra della provincia di Pesaro e Urbino che non è disposto a costruire il proprio sviluppo sulla base dei rifiuti perché vuole conservare il patrimonio di zona biologica attiva che una nuova discarica distruggerebbe».
Dall’altra parte l’associazione Diversamente vuole precisare sul ricorso respinto. «Il nostro ricorso non è stato un ostacolo alla decisione finale, ma un’azione volta a garantire il rispetto delle procedure e delle normative vigenti. Abbiamo agito perché ritenevamo, e riteniamo tuttora, che il progetto della discarica di Riceci dovesse essere archiviato già quando Aurora non ha rispettato i termini di legge per la presentazione delle integrazioni richieste dalla Provincia. Invece di procedere con l’archiviazione, la Provincia ha concesso ulteriori 180 giorni ad Aurora/Marche Multiservizi per presentare la documentazione necessaria. Questo ha di fatto allungato i tempi dell’iter, senza fornire garanzie di trasparenza e rispetto delle regole.
La sentenza del TAR Marche non ha respinto nel merito le nostre motivazioni, ma ha scelto di non entrare nella sostanza del ricorso. Questo significa che le nostre contestazioni non sono state giudicate infondate, bensì semplicemente non esaminate. Per questo motivo, respingiamo con fermezza l’affermazione del presidente Paolini secondo cui il nostro ricorso avrebbe potuto comportare il rischio di un azzeramento del procedimento. Diversamente non è contro la Provincia né a favore di Aurora. La nostra unica preoccupazione è la tutela del territorio e della comunità. La correttezza delle procedure non è un ostacolo, ma un principio fondamentale che chi governa dovrebbe difendere, non strumentalizzare».