FANO – L’8 marzo Giornata Internazionale della Donna a Fano assume quest’anno una valenza nazionale perché cade nella settimana fanese della Capitale italiana della Cultura Pesaro 2024.
«Ci siamo fatte trovare pronte con una bella e articolata proposta culturale – afferma l’assessora Sara Cucchiarini –, dedicata alla rilettura del protagonismo delle donne nella marineria, elemento caratteristico e fondante d’identità cittadina, attraverso l’opera Maria Risorta di Giulio Grimaldi. Donne di terra e uomini di mare. Sono i protagonisti fanesi indagati con interesse filo-antropologico da Giulio Grimaldi che vincendo la loro “diffidenza sorniona” entra nelle maglie della vita lenta e dura e ne romanza vere pagine di storia locale con ambientazioni, usi, costumi, linguaggi».
Con il coinvolgimento di numerose realtà culturali territoriali dopo un lavoro di ricerca di circa due anni, saranno tre gli appuntamenti proposti, anteprima della settima edizione della rassegna Impronte Femminili 2024: il primo previsto l’8 marzo ore 18:30 al Foyer del Teatro della Fortuna prevede la presentazione delle ristampa dell’opera di Grimaldi, divenuta oramai introvabile, curata da Francesca Tombari: «Questo è un romanzo che racconta la povertà, l’amore, la solitudine, la disperazione di un angolo di mondo lambito dal mare che da vita, sostentamento e morte. Vi sono gli uomini che rischiano la vita ogni giorno che si disperano per una pescata andata male per il vento che trasforma una giornata di sole in una terribile e sciagurata. Vi sono donne che sole sono in grado di fare tutto per la famiglia per i figli per i mariti non presenti, donne che lavorano che accudiscono figli e vecchi che saldamente ferme a terra vivono una vita di stenti e complicità con altre donne.
«Il libro di Grimaldi racconta di un’epoca lontana di cui non dobbiamo dimenticarci di passioni, amori e inganni tutt’altro che lontani – continua l’assessora Cucchiarini -. Plaudo e mi rallegro per questo risveglio editoriale verso un’opera letteraria identitaria, ricambiata dall’amore mai sopito di questa città, che ha raccontato e dato voce a chi voce non aveva avuto: i pescatori dell’Adriatico e le loro donne, filandaie e madri, in uno spaccato di vita fanese segnata dal lavoro duro e passioni come tempeste, angosce e ritorni, preghiere e bestemmie e quell’affascinate quanto eterna “pagana devozione” verso di lui: il mare».
Il secondo appuntamento si terrà invece l’8 marzo alle ore 21 nel salotto nobile della città, il Teatro della Fortuna con la messa in scena dello spettacolo “Storie d’amore e di mare” adattamento della Maria Risorta a cura di Carlo Simoni e Giuseppe Franchini. Proprio Franchini ha sottolineato «con il suo romanzo marinaresco Grimaldi ha voluto fotografare la vita faticosa di una comunità che abita tra il porto e l’Arzilla, sull’Adriatico, mare a volte benevolo, spesso violento. Dato alle stampe nel 1908, Maria risorta è il nome del peschereccio di Salvatore, protagonista di una travagliata storia d’amore: una storia che fornisce al Grimaldi il pretesto per ritrarre in modo minuzioso la vita di un’intera comunità di pescatori, con usanze, linguaggio, espressioni e abitudini proprie. Romanzo corale sulle tradizioni marinare, espressione di un’umanità che può vivere e soffrire in qualsiasi altra latitudine, scandito dalle tappe della vita, uguali nel tempo fra gioie, ben poche e tragedie: nascite, matrimoni, durezza del lavoro. Ed ancora qualche semplice festa, il ballo del soldo, bevute all’osteria, contrabbando, malattie e “fatture”, invidie, gelosie e pettegolezzi che rimbalzano fra i “cantoni”, i vicoli, la chiesetta di S. Maria, dove le donne appendevano un voto alla Madonna, e l’antico faro. Ma soprattutto i naufragi. Potente e intensa la descrizione dei sentimenti delle donne, che sul molo attendono il ritorno delle barche, sorprese in mezzo al mare da una tempesta “quell’ira di Dio».
Donne che nel romanzo hanno un ruolo fondamentale, per la grande capacità di governare la casa e i figli, concorrendo al magro bilancio familiare con il lavoro presso le filande. Lo spettacolo “Storie d’amore e di mare” ripropone i quadri significativi dell’opera in un dialogo continuo tra la voce recitante di Carlo Simoni, l’accompagnamento strumentale di Daniele Rossi, Morena Morico e la Banda Città di Fano. Con il Coro Polifonico Malatestiano e il Gaudium Vocis ad accompagnare con il canto le vicende narrate.
Un terzo appuntamento è previsto invece per sabato 16 marzo ore 21 presso il Teatro della Fortuna per la messa in scena della commedia teatrale “Maria Risorta. Il protagonismo delle donne nella marineria fanese” dal testo e regia curati Elena Tonelli produzione e ideazione IF interpretato da studenti e studentesse del Liceo Torelli (Fano\Pergola) e Liceo Nolfi-Apolloni canti del Coro SPI Cgil.
Per gli spettacoli teatrali del’8 e del 16 l’ingresso prevede un biglietto posto unico di 10 euro (ridotto giovani) presso il Botteghino del Teatro della Fortuna (0721-800750 botteghino@teatrodellafortuna.it) in vendita anche online www.vivaticket.com.