Pesaro

Pesaro, lavoratori a rischio a causa del caldo. Biancani: «Disponibile a rivedere gli orari dei cantieri»

Il sindaco: «Il cambiamento climatico rende urgenti scelte in favore della sicurezza dei lavoratori, sono disponibile a incontrare le associazioni di categoria e i sindacati per trovare soluzioni»

PESARO – L’allarme, lanciato dai sindacati, sui rischi a cui sono esposti i lavoratori che lavorano nelle ore più calde della giornata, in particolare in edilizia e agricoltura, preoccupa il sindaco di Pesaro Andrea Biancani. «Condivido la preoccupazione di CGIL, CISL e UIL», ha detto il primo cittadino pesarese. «Il cambiamento climatico ha portato a temperature più elevate del solito, per più ore al giorno, e per periodi di tempo molto prolungati. Temo che anche agosto sarà un mese critico e per questo tutti gli enti coinvolti dovrebbero agire velocemente».

«Con temperature che troppo spesso superano i 35 gradi – spiega Biancani – per diverse ore al giorno e per molti giorni, è facile capire i rischi a cui è esposto chi, ad esempio, lavora su un tetto, con attrezzature che generano altro calore, o chi lavora nei campi senza un minimo di ombra. Il cambiamento climatico rispetto agli anni precedenti rende quindi necessarie delle scelte urgenti che garantiscano salute e sicurezza senza compromettere il lavoro».

Per il sindaco Biancani occorre intervenire e ognuno deve fare la sua parte: «Prima di tutto invito le aziende a confrontarsi con i propri lavoratori e i loro rappresentanti sindacali per condividere strategie e soluzioni ai problemi legati alle alte temperature, sia per chi lavora al chiuso sia per chi lavora all’aperto, come ad esempio modifiche degli orari di lavoro o evitando di far svolgere alcune mansioni in orari più a rischio».

«Per agevolare le imprese e i lavoratori nel trovare soluzioni sono disponibile ad un incontro, che reputo urgente, con le Associazioni di Categoria e i Sindacati per valutare modifiche ai regolamenti comunali sugli orari di cantiere – continua Biancani -. Ad oggi, ad esempio, è vietato cominciare i lavori in cantiere prima delle 8.30. Sono disponibile a consentire le attività non rumorose, anche molto prima di tale orario, se questo può evitare che si lavori nelle ore centrali e più calde della giornata. Allo stesso modo si possono valutare prolungamenti dell’orario serale. Ad oggi, l’unica pausa obbligatoria è quella delle attività rumorose, vietate dalle 13 alle 15. Per questo condivido la richiesta dei sindacati alla Regione, di vietare il lavoro all’aperto, nei giorni a rischio elevato, nelle ore centrali della giornata».