PESARO – Il dibattito sui fondi a Opera Maestra è rovente. Sul caso interviene Lorenzo Lugli, portavoce del M5S. «Il caso Opera Maestra ha acceso un ampio dibattito a Pesaro. L’associazione culturale in questione ha ricevuto affidamenti diretti dal Comune per oltre 300mila euro, senza DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva), senza lavoratori a contratto e senza obbligo di rendicontazione. La richiesta di trasparenza è quindi più che legittima per capire come siano stati spesi i fondi e se siano state rispettate tutte le normative sulla sicurezza e i diritti contrattuali.
Le disposizioni del nuovo codice degli appalti mirano a garantire una maggiore trasparenza e a facilitare l’accesso agli appalti pubblici, mantenendo un controllo rigoroso sulla qualità e l’idoneità degli operatori coinvolti».
Lugli precisa: «Conseguenza immediata di questa apertura è che il ricorso troppo frequente all’affidamento diretto, importante per snellire quella burocrazia che di fatto impediva gli investimenti sul territorio, necessita di una revisione per evitare abusi. Così come la richiesta di un Certificato di Esecuzione dei Lavori (CEL) che attesti l’esecuzione regolare e con esito positivo delle opere, dovrebbe essere la prassi. Tuttavia, la richiesta di indire una “commissione d’inchiesta” appare più rivolta a scopi propagandistici. Invece di creare clamore, sarebbe più produttivo far lavorare la commissione Controllo e Garanzia, istituzionalmente guidata proprio dall’opposizione con la presidenza di Marco Lanzi, ex candidato sindaco della destra.
Utilizzare gli strumenti istituzionali già esistenti, come l’albo pretorio e la commissione Controllo e Garanzia, è essenziale per garantire una trasparenza reale e concreta. Questi strumenti permettono un controllo efficace e continuo, senza cadere nel sensazionalismo e nella propaganda. La trasparenza amministrativa deve essere un obiettivo comune, raggiunto attraverso l’uso consapevole e responsabile degli strumenti a disposizione, piuttosto che attraverso richieste sensazionalistiche.
In conclusione, è fondamentale che la cittadinanza e le forze politiche collaborino per utilizzare al meglio gli strumenti istituzionali, garantendo così una gestione trasparente e responsabile delle risorse pubbliche. Invito quindi tutte le forze consiliari ad uno sforzo comune di revisione e miglioramento delle prassi in tema di affidamento diretto».